Liturgia

Le profezie adempiute

Il titolo scelto per questa domenica spiega bene la frase finale di Gesù nel vangelo di Matteo che, a sua volta, si rifà a Malachia il quale aveva previsto che la ‘fine dei tempi’ – meglio ‘del tempo’ – sarebbe stata annunciata dal ritorno di Elia (non morto ma ‘assunto’ in cielo). Dunque, le “profezie adempiute”. Tante… da quella di Isaia che pre-annunciava la venuta di Dio: Colui che aprirà gli occhi ai ciechi, sanerà i sordi ... continua

I figli del Regno

Questa domenica iniziamo dal vangelo di Luca che, come avremo notato, tiene a sottolineare la ‘gravità’ e l’importanza del momento connotandolo con inconfutabili riscontri storici: Tiberio, Ponzio Pilato, Erode, Filippo, Anna e Caifa. E, insieme a tutti questi grandi personaggi, Zaccaria e alla fine Giovanni: sconosciuto ai più, eppure così importante. Siamo a un ‘passaggio’ fondamentale, che dividerà anche la Storia grande, fino al computo del nuovo calendario: prima e dopo la nascita di Gesù.

È ... continua

La venuta del Signore

La scorsa domenica la liturgia ci ha portato a riflettere dalla creazione del mondo alla sua fine, soffermandosi sul ‘giudizio divino’ alla chiusura del Tempo. In questa, al contrario, la liturgia in modi diversi ci accompagna in questa lunga attesa in cui, come sperimentiamo ogni giorno, il Male con tutta la sua forza è presente nella nostra storia quotidiana, suggerendo dove trovare la forza per andare avanti con ‘speranza’: che è in fondo quanto il Papa, ... continua

Questa domenica chiude le nostre riflessioni sull’anno pastorale vissuto per dare poi inizio, dalla prossima, a quello ‘successivo’ che inizia con l’Avvento. E siamo a una importantissima riflessione sulla ‘fine’ dei tempi cui allude il profeta Daniele. Da sempre, a Gesù è stato dato un “un potere eterno, che non finirà mai” e un regno che “non sarà mai distrutto”. Paolo presenta ai suoi nuovi cristiani – a noi oggi- una visione ‘al contrario’ che, partendo dalla resurrezione del Signore ... continua

Interessante il significato etimologico del termine latino ‘sanctus’ che venendo dal verbo ‘sancire’ significa ‘approvato solennemente’: dunque, pensando ai defunti, questa liturgia pare dedicata a chi è stato accolto in cielo grazie alla correttezza ‘perfetta’ della sua vita. 

L’immagine dell’Apocalisse però ci consola perché, pur dando rilievo ai martiri “vestiti di bianco”, ci restituisce la visione di “una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua”. Chi sono, dunque? Paolo lo spiega con parole sentite: ... continua

Oggi è il giorno del ricordo dei nostri cari, che ci guardano da lontano e non ci dimenticano… E che dobbiamo pensare in modo positivo, come tutte tre le letture di oggi -tutte del Nuovo Testamento- ci confermano. Essi vivono già una dimensione particolare, che in un certo senso prefigura quel “cielo e terra nuova” dell’Apocalisse…Certamente noi viviamo ancora nel cielo e nella terra “di prima”, ma Paolo ci ricorda che il Signore ci accompagna ogni giorno con lo Spirito ... continua

Il mandato missionario

Domenica scorsa abbiamo riflettuto sul compito della nostra Chiesa: peraltro fatta da mattoni che siamo proprio noi. E, questa settimana, siamo chiamati a ripensare a cosa voglia dire questo compito. Qualcosa che è molto di più di un ruolo formale: è una missione che ci è consegnata al momento del battesimo in cui tutti diventiamo “re, sacerdoti e profeti”. 

Ma come, Signore? Proprio io? Noi? E, come gli undici radunati per la benedizione di Gesù prima dell’Ascensione, ... continua

La festa della dedicazione del Duomo è la festa della ‘nascita’ della nostra Chiesa, e su questo siamo chiamati a riflettere andando anche ‘oltre’ alla nostra Comunità e quindi pensando alla Diocesi. Siamo tanti, siamo diversi – per fortuna – ognuno con le sue caratteristiche e i ‘doni’ che abbiamo ricevuto per metterli al servizio degli altri e per il bene di tutti. Lo dice san Pietro, e l’Arcivescovo Tettamanzi lo ripeteva sempre: la nostra Chiesa è fatta dalle “pietre ... continua

Questa domenica, siamo invitati a guardare lontano, ai “nuovi cieli e la nuova terra” che Dio Padre ha da sempre in mente. Un mondo composito fatto di culture e lingue diverse, di gente che mai aveva sentito neppure parlare di Lui: eppure, anche fra di loro ci saranno persone scelte per annunciare il suo Regno di Amore e Misericordia. 

Questo non significa però, avverte Paolo guardando alle prime comunità cristiane, che saremo salvati ‘senza di noi’!

E il Signore Gesù ... continua

Tema di questa domenica è quello della ‘accoglienza’: sempre, in ogni condizione e anche quando sembrerebbe contro ogni speranza, come nel caso della vedova di Sarepta. Perché anche in questa situazione quello che conterà è l’intervento di Dio. Ma il richiamo più forte e chiaro viene ovviamente dal vangelo: “chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato”. Soprattutto se si tratta dei giusti e dei più piccoli e deboli!

San Paolo parte anche lui da lì: “non dimenticate l’ospitalità”. ... continua