1 gennaio – Solennità della Circoncisione del Signore

Gesù entra nella nostra storia non diversamente da tutti gli esseri umani, cioè rinunciando completamente alla sua natura divina.  Nove mesi, una nascita nel disagio, nella povertà di una mangiatoia per non aver trovato quanto meno uno spazio per il parto… Un bambino apparentemente come tanti, e che, come tutti i bambini ebrei, segue la Legge e viene circonciso…

Ecco un vissuto che fa pensare chi ne ha compreso il senso: dalla meditazione silenziosa e profonda di Maria, all’esperienza di chi ha ricevuto il dono della luce, come i pastori…

E anche noi oggi, come comunità di credenti che, da san Paolo in avanti, medita su questo mistero. Mistero che, nella prima lettura e nel bellissimo salmo, parla di “benedizione di Dio” per tutta l’umanità  – e per sempre – come luce, pace, gioia.


Lettura del libro dei Numeri (6, 22-27)
In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: “Così benedirete gli Israeliti: direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».

SALMO Sal 66 (67)
Dio ci benedica con la luce del suo volto.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti. R

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra. R

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio, il nostro Dio,
e lo temano tutti i confini della terra. R

Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi (2, 5-11)
Fratelli, abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.

Lettura del Vangelo secondo Luca (2, 18-21)
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.


Signore Gesù, alla fine di un anno che non ha mancato di essere anche questa volta difficile, vogliamo ringraziarti per i giorni felici, ma anche per quelli problematici – e tristi – in cui sei stato comunque sempre vicino alla nostra Comunità.

In particolare:

  • grazie per i tanti bambini che in questo territorio sono nati, e per i 39 che sono stati battezzati davanti a questa Comunità, arricchendola di nuove vite: grazie perché ci donano il tuo sorriso!
  • grazie per le 20 coppie che si sono preparate al sacramento del matrimonio, e per le 10 che l’hanno già celebrato: grazie perché mostrano di credere nel futuro e affidano a te la loro famiglia!
  • grazie per i piccoli e meno piccoli che stanno crescendo nella fede, in particolare per i 62 che per la prima volta hanno partecipato alla mensa eucaristica, e per i 100 che hanno confermato personalmente i loro voti battesimali nella cresima!
  • grazie, infine, per i nostri anziani che non perdono la speranza del domani, e ci insegnano come sopportare con pazienza cristiana isolamento e malattia, e come prepararsi all’ultimo traguardo con la serenità di chi si abbandona a te.

Ricordiamo con speciale affetto, insieme ai loro familiari, i 102 fratelli e sorelle di cui abbiamo celebrato il funerale.

Signore Gesù, grazie per tutti questi doni. Ti affidiamo la nostra bella Comunità e, insieme a lei, tutti quelli che vivono in questo territorio. Benedicici e accompagnaci tutti, continuando a illuminare il nostro cammino nell’accoglienza, nella fraternità, e soprattutto nella pace.