Pentecoste

Questa domenica siamo chiamati a riflettere al nostro rapporto personale e profondo con Dio, e allo stile della nostra testimonianza.  Le due prime letture ne parlano con una modalità resa diversa da contesti molto lontani, ma capaci di parlarci anche oggi. La prima richiama il tempo in cui il ricordo dell’intervento di Dio a favore del suo popolo (la ‘liberazione’ dalla schiavitù in Egitto) finirà via via per appannarsi fino a essere del tutto dimenticato. La ricaduta è ... continua

Questa domenica possiamo toccare con mano la diversità che esiste fra noi e i nostri Fratelli maggiori, come diceva San Giovanni Paolo II: cioè gli Ebrei. Per i quali il rapporto con Dio era sempre molto diretto: a Lui infatti ci si rivolgeva per ringraziare, chiedere, ma anche per discutere ‘alla pari’, leggendo in ogni evento positivo l’intervento diretto di Dio stesso e però in quello negativo la ricaduta dei propri errori. Probabilmente, abbiamo un po’ perso questa ‘spontaneità’ ... continua

Questa domenica la domanda è: ‘come’ possiamo parlare di Dio per annunciarlo, il che è il compito che ci è dato come credenti.

Alla base c’è sempre una ‘chiamata’ per tutti, anche se non siamo dei Mosè. E parlare di Dio ha sempre posto grandi difficoltà. Mosè lo dice ben chiaro. Primo: chi sono io per fare ciò che mi chiedi? Secondo: mi faranno delle domande, e io cosa risponderò? (Mosè era pure balbuziente) E il ... continua

Questa settimana, la liturgia ci fa pensare a cosa vuole dire avere “fede”. E per capirlo, ci fa tornare indietro nel tempo. Molto, molto indietro, quando Dio si rivela a un uomo, peraltro anziano e senza discendenza diretta – Abram -, per strapparlo dal contesto pagano in cui viveva. Gli fa fare ‘armi e bagagli’, e gli promette tutto, straordinaria discendenza, ricchezza, ma soprattutto la sua particolare vicinanza: che però deve diventare un segno indelebile “nella ... continua

Questa domenica letture non semplici, tutte giocate sul ‘peccato’ dell’umanità, sul rapporto Dio/uomo e sulla ‘salvezza’. Ogni tipo di peccato: cominciando da quelli personali citati da san Paolo. Tuttavia quando diventano così gravi da avvelenare la società intera (qui Sodoma e Gomorra), allora Dio non ‘vuole il male’, ma ‘prende atto’ che si è passato il segno, e abbandona l’uomo alla ricaduta dei propri errori. E così è nelle grandi tragedie della storia: violenze, guerre, orrori, massacri. Ci ... continua

Tre letture sul rapporto uomo/donna in cui troviamo lo stesso versetto: “per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola”. Ecco la nascita del primo nucleo familiare. I contesti sono simili, ma non identici. Come don Bortolo ci aveva illustrato parlando dell’inizio di Genesi (testo del dopo esilio babilonese), il primo capitolo, di tradizione sacerdotale, descrive la grandiosità della Creazione, il secondo invece uno stato primordiale ... continua

La Messa delle 10:30 viene trasmessa in diretta sul nostro canale YouTube.

Da dove iniziare, quando si parla del Mistero della Trinità? Forse dalla prima lettura: Mosè chiede a Dio di vederlo in tutta la sua Maestà (la “gloria”). Certamente, Mosè è Mosè: per Israele, ma anche per noi cristiani, un ‘precursore’ di Gesù come mediatore fra Dio e il “popolo”. E’ comprensibile che Mosè lo chieda, però vedere “il volto di Dio” è il desiderio dei mistici e ... continua

Festa diocesana delle genti

La Messa delle 10:30 di Domenica 23 maggio viene trasmessa in diretta sul nostro canale YouTube.

Partiamo questa volta da Atti e da san Paolo, che ricordano da due angolature diverse il medesimo evento: il soffio dello Spirito, annunciato da Gesù come ‘garanzia’ della sua presenza sulla terra dopo l’Ascensione. In Atti, c’è la narrazione del fatto; nell’apostolo la sua ricaduta nelle prime piccole chiese cristiane. In entrambi, un evento dalla dimensione ‘comunitaria’, diventata ... continua