9 maggio – Sesta Domenica di Pasqua

La Messa delle 10:30 sarà trasmessa in diretta sul nostro canale YouTube.

Ci stiamo incamminando, anche nelle letture, verso Pentecoste. Centrale la figura di san Paolo che racconta (Atti) la sua conversione nel processo in cui, per difendersi, invocherà il suo status di cittadino romano, il che lo condurrà poi diritto a Roma.

Paolo incarna il prototipo di un adulto convertito a 360 gradi. Conversione straordinaria che, in un modo altrettanto fuori dal comune, farà di lui ‘il’ missionario del cristianesimo nel mondo pagano proclamando un annuncio semplice (Gesù morto e risorto per noi) che, forse, oggi non sappiamo più ridire. Non senza contrasti seri con gli apostoli, come si comprende dal brano dei Corinzi: con quale diritto proclamarsi apostolo, lui che non aveva fatto parte dei Dodici, e anzi aveva perseguitato i seguaci di Gesù? Tutto dipende dalla forza di un rapporto diretto con il Signore Risorto. E Paolo, differentemente dai discepoli, non avrà tentennamenti né fraintendimenti: la sua sarà una fede, e una testimonianza, conquistata a caro prezzo ma incrollabile.

La storia di Paolo dice poi che, in qualunque modo siamo arrivati alla fede, è sempre necessario, oltre le persone, le letture, le riflessioni…, un incontro personale con Gesù. E questo per tutti noi: Giovanni ci dice infatti che, oggi, sarà il suo Spirito, il Maestro interiore come diceva sant’Agostino, ad aprirci la mente e il cuore…

E Gesù, anche in questo caso, non ‘inganna’: essere ‘credenti’ chiede sempre fatica, decisioni scomode, spesso controcorrente. Delle volte, anche molto di più: pensiamo ai tanti e troppi perseguitati e martiri a causa della loro fede.

In qualche modo, lo fanno anche a nome nostro: il che dovrebbe farci riflettere molto di più sulla nostra coerenza


Letture sul sito della Diocesi: www.chiesadimilano.it/?p=452315

Lettura degli Atti degli Apostoli (26, 1-23)
Agrippa disse a Paolo: «Ti è concesso di parlare a tua difesa». Allora Paolo, fatto cenno con la mano, si difese così: «… Conoscono tutti che, come fariseo, sono vissuto secondo la setta più rigida della nostra religione… io ritenni mio dovere compiere molte cose ostili contro il nome di Gesù il Nazareno… A Gerusalemme: molti dei fedeli li rinchiusi in prigione con il potere avuto dai capi dei sacerdoti e, quando venivano messi a morte, anche io ho dato il mio voto. In tutte le sinagoghe cercavo di costringerli con le torture a bestemmiare, e davo loro la caccia perfino nelle città straniere…Mentre stavo andando a Damasco…verso mezzogiorno vidi sulla strada una luce dal cielo, più splendente del sole, che avvolse me e i miei compagni di viaggio. Tutti cademmo a terra e io udii una voce che mi diceva in lingua ebraica: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?… E io dissi: “Chi sei, o Signore?”. E il Signore rispose: “Io sono Gesù, che tu perseguiti. Ma ora alzati e sta’ in piedi; io ti sono apparso infatti per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto di me e di quelle per cui ti apparirò… Perciò, io non ho disobbedito alla visione celeste, ma, prima a quelli di Damasco, poi a quelli di Gerusalemme e in tutta la regione della Giudea e infine ai pagani, predicavo di pentirsi e di convertirsi a Dio… Per queste cose i Giudei mi presero e tentavano di uccidermi. Ma, con l’aiuto di Dio, fino a questo giorno, sto qui a testimoniare agli umili e ai grandi, null’altro affermando se non quello che i Profeti e Mosè dichiararono che doveva accadere, che cioè il Cristo avrebbe dovuto soffrire e che, primo tra i risorti da morte, avrebbe annunciato la luce al popolo e alle genti».

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (15, 3-11)
Fratelli, a voi ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta… Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana… Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (15, 26 – 16, 4)
Il Signore Gesù disse ai discepoli: «Quando verrà il Paraclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Ti mando per aprire i loro occhi, perché si convertano dalle tenebre alla luce e ottengano il perdono dei peccati.
Signore, la Chiesa, attraverso la voce di papa Francesco, non si stanchi di annunciare al mondo il Vangelo di Gesù perché ogni credente si senta chiamato a vivere la quotidianità come luogo di conversione e testimonianza. Per questo ti preghiamo… Manda il tuo Spirito, Signore!

Si parlerà del Signore alla generazione che viene…
Signore, accompagniamo con gioia i nostri piccoli che si accostano per la prima volta alla mensa eucaristica. Aiuta le loro famiglie e la nostra comunità nel loro compito educativo, perché possano trovare in esse un esempio coerente che li incoraggi nel loro cammino di fede. Per questo ti preghiamo… Manda il tuo Spirito, Signore!

Perché fra voi è considerato incredibile che Dio risusciti i morti?
Signore Gesù, la vita e la morte sono da sempre la vera sfida posta alla fede: ma, come dice san Paolo, è sulla tua morte e risurrezione che si fonda la speranza cristiana! Manda ancora su di noi il tuo Spirito, Signore, perché possiamo sentirti presente fra noi, e testimoniarlo con la nostra vita. Per questo ti preghiamo… Manda il tuo Spirito, Signore!

Viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio…
Signore, anche oggi siamo vittime della persecuzione strisciante di chi pretende di zittire la Parola di Cristo in nome della ‘modernità’ e del ‘progresso’. Signore, di fronte alla tentazione di allinearci alla cultura dello scarto su giustizia, pace, migranti, povertà, difesa della vita, fa che abbiamo il coraggio di prendere posizione e chiederci: “quell’uomo… sono forse io?”. Per questo ti preghiamo… Manda il tuo Spirito, Signore!