26 marzo – Quinta Domenica di Quaresima, di Lazzaro

Un vangelo notissimo oggi: parla chiaramente di vita e di morte e inizia con un testo di Esodo nel quale lo scrivente propone l’immagine di un Dio ‘guerriero’ certo lontana da quella cristiana. Tuttavia, ne ricaviamo comunque la consapevolezza che il Signore nelle più serie difficoltà ci accompagna sempre, e sempre ci indica un “cammino da riprendere”.

Giovanni ci racconta poi in modo fortissimo che Gesù, Dio incarnato, vuole sempre la vita e che, davanti alla morte, si “commuove” tanto da “scoppiare in pianto”! Vero è che la morte è un evento sicuro per ogni essere vivente: una sconfitta dunque? Il racconto di oggi si chiude in modo esemplare con un “vieni fuoriliberatorio di tutte le bende e i lacci della nostra vita mortale

San Paolo lo dice con tutta la sua forza ai primi credenti di allora, e a noi oggi: “per grazia siete salvati”. E, anzi, ci vede già “risuscitati e fatti sedere nei cieli in Cristo Gesù”. E come? Mediante la fede: che “non viene da voi, ma è dono di Dio, né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene”.

Ecco il cammino per ogni credente: seguire Gesù con umiltà, non a parole ma nei fatti, sapendo che solo mettendo i nostri piedi nelle sue orme potremo avere vitaIniziando da qui e ora.


Lettura del libro dell’Esodo (14, 15-31)
Il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all’asciutto. Ecco, io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri… la colonna di nube si mosse e dal davanti passò dietro. Andò a porsi tra l’accampamento degli Egiziani e quello d’Israele. La nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la notte. Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte risospinse il mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare sull’asciutto, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra. Gli Egiziani li inseguirono, e tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono dietro di loro in mezzo al mare…Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Egiziani, sui loro carri e i loro cavalieri». Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li travolse così in mezzo al mare. Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l’esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno. Invece gli Israeliti avevano camminato sull’asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra. In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani, e Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare; Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l’Egitto, e il popolo temette il Signore e credette in lui e in Mosè suo servo.

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (2, 4-10)
Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati. Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (11, 1-53)
Un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dirgli: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio»… Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo». Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà»…. Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate!»…Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo». Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama»…Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto… Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro… Disse Gesù: «Togliete la pietra!»… «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato…». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare». Molti dei Giudei… credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà.
Signore, la fede sia base e fondamento della Chiesa, perché il legame iniziato con il Battesimo, continui con l’adesione libera alla promessa d’amore fatta a tutti noi, e diventi il cammino che ci conduce alla comunione con Cristo nella vita eterna. Per questo ti preghiamo… Converti, Signore, i nostri cuori!

Per grazia infatti siete stati salvati mediante la fede e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio. 
Signore, con il Battesimo i piccoli Cristian, Ginevra e Paride saranno accompagnati dalle loro famiglie a muovere i primi passi nella fede. Elettra e Olivia lo riceveranno poi con maggiore consapevolezza, grazie alla preparazione ricevuta nel cammino di iniziazione cristiana. Con l’aiuto della comunità e il sostegno dello Spirito, siano capaci di scoprire la bellezza di essere figli e figlie di Dio. Per questo ti preghiamo… Converti, Signore, i nostri cuori!

Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui.
Signore Gesù ti ringraziamo per la tua Parola, che risuona sempre forte nei nostri cuori e ci conduce in un cammino di vita. Facci “alzare”, e dacci la forza necessaria per esser capaci di riconoscere e superare i nostri limiti. Per questo ti preghiamo… Converti, Signore, i nostri cuori!

Andiamo anche noi a morire con lui.
Ricordiamo oggi i missionari uccisi nel mondo nel 2022. Signore, questi martiri sono stati coerenti alla sequela di Gesù fino a donare la propria per il bene dei fratelli, e ci interrogano sulla nostra testimonianza. Benedici tutti coloro che testimoniano il tuo amore, nel silenzio, nella preghiera, e nei gesti quotidiani. Per questo ti preghiamo… Converti, Signore, i nostri cuori!