Papa Francesco

I protagonisti dei racconti della Pasqua corrono tutti! …la corsa della Maddalena, di Pietro e di Giovanni dice il desiderio, la spinta del cuore, l’atteggiamento interiore di chi si mette alla ricerca di Gesù. Egli, infatti, è risorto dalla morte e perciò non si trova più nel sepolcro. Bisogna cercarlo altrove. …Dobbiamo metterci in movimento, uscire per cercarlo: cercarlo nella vita, cercarlo nel volto dei fratelli, cercarlo nel quotidiano, cercarlo ovunque tranne che in quel sepolcro… (Papa Francesco, 20 aprile).

Dal sito della Diocesi – Alle 7.35 di questa mattina, lunedì 21 aprile, papa Francesco è morto. A dare l’annuncio il cardinale Farrell: «La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua Chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio e amore universale, in modo particolare a favore dei poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio uno e trino».

Ieri mattina, nella domenica di Pasqua, il Pontefice si era affacciato alla Loggia delle Benedizioni per la benedizione Urbi et Orbi. Il suo testo era stato letto dal Maestro delle celebrazioni liturgiche Ravelli. Poi un giro della piazza per salutare i fedeli.

Martedì 22 aprile, alle 17.30, nel Duomo di Milano, Messa di suffragio presieduta dall’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini: diretta su Telenova (canale 18 del digitale terrestre), Radio Marconi e in streaming su www.chiesadimilano.it e su Youtube.com/chiesadimilano.


Maria di Magdala, vedendo che la pietra del sepolcro era stata rotolata via, si mise a correre per andare a dirlo a Pietro e Giovanni. Anche i due discepoli, ricevuta la sconvolgente notizia, uscirono e – dice il Vangelo – «correvano insieme tutti e due» (Gv 20,4). I protagonisti dei racconti della Pasqua corrono tutti! E questo “correre” esprime, da un lato, la preoccupazione che avessero portato via il corpo del Signore; ma, dall’altro, la corsa della Maddalena, di Pietro e di Giovanni dice il desiderio, la spinta del cuore, l’atteggiamento interiore di chi si mette alla ricerca di Gesù. Egli, infatti, è risorto dalla morte e perciò non si trova più nel sepolcro. Bisogna cercarlo altrove.

Questo è l’annuncio della Pasqua: bisogna cercarlo altrove. Cristo è risorto, è vivo! Egli non è rimasto prigioniero della morte, non è più avvolto nel sudario, e dunque non si può rinchiuderlo in una bella storia da raccontare, non si può fare di Lui un eroe del passato o pensarlo come una statua sistemata nella sala di un museo! Al contrario, bisogna cercarlo e per questo non possiamo stare fermi. Dobbiamo metterci in movimento, uscire per cercarlo: cercarlo nella vita, cercarlo nel volto dei fratelli, cercarlo nel quotidiano, cercarlo ovunque tranne che in quel sepolcro (… segue sul sito del Vaticano…).

Cristo è risorto, alleluia!
Fratelli e sorelle, buona Pasqua!
Oggi nella Chiesa finalmente risuona l’alleluia, riecheggia di bocca in bocca, da cuore a cuore, e il suo canto fa piangere di gioia il popolo di Dio nel mondo intero.
Dal sepolcro vuoto di Gerusalemme giunge fino a noi l’annuncio inaudito: Gesù, il Crocifisso, «non è qui, è risorto» (Lc 24,6). Non è nella tomba, è il vivente!
L’amore ha vinto l’odio. La luce ha vinto le tenebre. La verità ha vinto la menzogna. Il perdono ha vinto la vendetta. Il male non è scomparso dalla nostra storia, rimarrà fino alla fine, ma non ha più il dominio, non ha più potere su chi accoglie la grazia di questo giorno.
Sorelle e fratelli, specialmente voi che siete nel dolore e nell’angoscia, il vostro grido silenzioso è stato ascoltato, le vostre lacrime sono state raccolte, nemmeno una è andata perduta! (… Segue sul sito del Vaticano…).