il gruppo delle preghiere

Cosa c’è prima della creazione del mondo? Genesi e san Paolo, pur in modo diverso, dicono entrambi che c’è un Dio che ha pensato e continua a credere in un mondo ‘bello’, in cui ci saranno sempre creature capaci di ‘dare vita’: uomini e donne tutti e tutte rappresentati in Adamo ed Eva.

Un mondo che, tuttavia, sarà immediatamente pieno di criticità, perché messo in discussione dalla ‘libertà’ di scegliere che il Signore ci ha dato nel resistere a ... continua

Le profezie adempiute

Letture interessanti e molto utili, in particolare nel difficile orizzonte odierno, circa il legame stretto – ma anche le differenze – fra ebraismo e cristianesimo. All’origine dei quali sta comunque sempre Dio. Un Dio che entra nella storia umana. Che sa dirigerla a buon fine anche quando nessuno lo direbbe. Che condiziona i potenti anche quando “non lo conoscono” (Ciro, in Isaia).

Paolo, ancora una volta, testimonia la difficoltà – anzi il “grande dolore” e la “sofferenza ... continua

I figli del Regno

Figli del Regno siamo, nella volontà del Padre, tutti. Lo dice in un modo singolare ma molto interessante la prima lettura. Che Israele abbia avuto un rapporto difficile con le popolazioni confinanti lo leggiamo anche nella storia, e lo riscontriamo pure oggi. Ma che questo non sia la volontà di Dio risulta chiaro nella visione profetica di Isaia. Sì, ci sono -e ci saranno sempre le guerre- ma l’orizzonte è quello di una pace che ... continua

La venuta del Signore

Avvento, attesa per la venuta di un Dio incarnato per amore. Contemporaneamente però la Chiesa ci ricorda che il mondo che conosciamo e in cui viviamo non durerà per sempre. E che questa fine sarà drammatica, dolorosa, e coinvolgerà l’intero Universo. Un evento che Isaia, nella prima lettura, non esita a collegare strettamente alla permanenza senza fine del Male nella Creazione.

Come ‘convivere’ dunque con un Male che sentiamo così presente anche oggi, e davanti al ... continua

Gesù Re? Così appare nella visione profetica di Isaia: come colui che sarà “luce delle nazioni”, colui davanti al quale “i re… si alzeranno in piedi, i principi si prostreranno”. Eppure si tratta proprio di quel “servo”, consapevole di aver – apparentemente – “invano… faticato”,  e consumato “per nulla” le sue forze: ma, diremo meglio, la sua vita…

Sappiamo però che si tratta di un Dio divenuto uomo per amore. E per amore morto come un malfattore fra malfattori, come ... continua

La partecipazione delle genti alla salvezza

Una domenica, questa, che ci parla di un orizzonte di salvezza dilatato fino a “tutte le genti”. Per Dio, infatti, non ci sono e non ci devono essere esclusioni di sorta. Né per le origini né per lo stato di vita. E la sua “casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli” (Isaia) in cui, “avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù”, tutti sono “concittadini dei santi e familiari di Dio” ... continua

La solennità di tutti i santi – che precede quella di tutti i defunti – serve a parlare in modo diverso di qualcosa che tocca tutti gli uomini e le donne di ogni tempo:  una riflessione sulla vita e sulla morte.

E innanzitutto che c’è una dimensione oltre la sopravvivenza terrena. Una vita -vita senza fine- come prosecuzione di quella terrena in una modalità certo molto diversa. Ma, anche, lo stretto legame esistente fra le due. Iniziando dalla visione di ... continua

Una domenica speciale, questa del ‘mandato’ missionario: che consegna a ognuno di noi, come credente, il compito di annunciare la ‘buona notizia’ della salvezza. Occorre partire dal vangelo di Marco che racconta, con poche ma chiare parole, la consegna del Signore prima del suo ‘commiato’. Dando anche il modo di riconoscere la sua presenza: cambiare in nome suo -e in modo positivo- il presente. Ma come? Sono dei miracoli! Sì, miracoli straordinari, ma anche miracoli di terza e quarta mano ... continua

Una domenica importante per la nostra Chiesa: la dedicazione del Duomo, Chiesa Madre per tutta la Diocesi. La ‘casa di Dio’ dunque: una città (Isaia)? Un edificio (san Paolo)? Quello che solo conta è la presenza di Dio: è lui, infatti, la base di tutto perché è una “roccia eterna”. E Paolo lo ridice da cristiano: il “fondamento” non può essere che “Gesù Cristo”. Ma è l’aggiunta che è importante: Dio non agisce da solo e ha bisogno di “collaboratori” ... continua

Questa domenica, una bella riflessione sul bene e sul male da sempre mescolati nella vita di ciascuno come del mondo. E, a fronte di questa verità, come si pone e si deve porre il ‘credente’? Iniziamo dalle parole di Gesù riportate da Matteo che parlano di questo “regno dei cieli” che c’è già ma non ancora del tutto: ‘tempo’ della chiesa, dopo la risurrezione di Gesù ma in cui il ‘male’ non è estirpato.

Come convivere? La risposta è molto ... continua