8 giugno – Domenica di Pentecoste

La Messa di Sabato alle 18:30 viene celebrata in oratorio.

Pentecoste ci fa riflettere sul ‘tempo’ speciale che la Chiesa ha vissuto e continua a vivere dopo la morte e risurrezione del Signore: fra certezza di Vita eterna e Male ancora così presente fra noi, come vediamo ogni giorno. Tempo in cui però non siamo affatto soli ma sempre accompagnati dallo Spirito.

Gesù lo spiega ai discepoli di ogni tempo nel brano del vangelo: la ‘presenza’ di Dio sarà resa viva dalla presenza al nostro fianco di “un altro Paraclito” – ispiratore, suggeritore, avvocato, difensore, ‘maestro interiore’ – che è appunto lo Spirito. La testimonianza di quanto promesso ci viene dalla primissima comunità dei discepoli: un inaspettato e sconvolgente comprendersi, nonostante le differenze di linguaggio, cultura, tradizioni… E sappiamo bene quanto queste urgenze siano oggi ogni giorno più attuali. Dal canto suo Paolo, come missionario e fondatore di comunità di fede, cerca di spiegare che è proprio lì che queste diversità diventano non un problema ma una ricchezza, dato che ognuno ha un suo carisma/dono ‘personale’: allo scopo però di lavorare tutti per il ‘bene comune”. 

E questa è anche la modalità di relazione che il Sinodo universale di Papa Francesco ci ha lasciato come “stile dello stare insieme” a tutti i livelli: Chiesa e comunità comprese perché, come diceva Bergoglio, è nelle gravi difficoltà del presente che abbiamo capito di essere “tutti nella stessa barca”…


Lettura degli Atti degli Apostoli (2, 1-11)
Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, i discepoli si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei? E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (12, 1-11) 
Riguardo ai doni dello Spirito, fratelli, non voglio lasciarvi nell’ignoranza. Voi sapete infatti che, quando eravate pagani, vi lasciavate trascinare senza alcun controllo verso gli idoli muti. Perciò io vi dichiaro: nessuno che parli sotto l’azione dello Spirito di Dio può dire: «Gesù è anàtema!»; e nessuno può dire: «Gesù è Signore!», se non sotto l’azione dello Spirito Santo. Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue. Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (14, 15-20)
Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi».


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Signore, la Chiesa sappia insegnarci che la vera unità sarà raggiunta accogliendo con docilità lo Spirito che ci consentirà di unirci a Dio per vivere in lui, così che ogni essere umano non dirà più “ho Dio nel cuore”, ma “sono nel cuore di Dio”. Per questo ti preghiamo… Vieni Santo Spirito!

A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito, per il bene comune.
Raccoglierci in unità è quello che lo Spirito ci chiede… Signore, la nostra Comunità ti dice grazie perché l’anno pastorale ci ha dato tante occasioni per condividere la gioia di lavorare insieme nel tuo nome. Ti preghiamo anche per questi ragazzi che mettono a disposizione dei più piccoli che partecipano all’ORFE i doni che hanno ricevuto. Per questo con forza ti preghiamo… Vieni Santo Spirito!

Benedici il Signore, anima mia.
Signore, rendimi e rendici capaci di benedirti ogni giorno con la nostra vita attraverso la preghiera e le opere, così che possiamo imparare ad amare come te e ad essere degni del tuo amore. Per questo con tutto il cuore ti preghiamo… Vieni Santo Spirito!

Tutti furono colmati di Spirito Santo a cominciarono a parlare in altre lingue
Ti presentiamo, Signore, le Comunità di Migranti che insieme all’Arcivescovo Mario e ai loro cappellani celebreranno il dono dello Spirito Santo per la Festa delle Genti. Preghiamo insieme a loro e ai nostri amici e amiche latinoamericani, perché in tutto il mondo sia il linguaggio dello Spirito a guidare i cuori all’unità nella carità. Ti preghiamo… Vieni Santo Spirito!