6 luglio – Quarta Domenica dopo Pentecoste

Queste due domeniche, la liturgia – e quindi la Chiesa – ci invita a tornare indietro nel tempo, addirittura a Genesi: l’inizio di tutto. Ma sappiamo che questo vuol dire far riflettere noi e oggi sui lati più negativi dell’umanità di sempre. Mettersi al posto di Dio (peccato originale) con l’immediata ricaduta: la violenza omicida fra fratelli, parenti, in famiglia, fra vicini, simili… Ne siamo spettatori quotidiani, del resto. “Sono forse io il custode di mio fratello?”. Ed è questo il “peccato accovacciato alla porta” che conduce alla morte. Risuona anche oggi – tutti i giorni e ovunque – il grido di Dio: “Che hai fatto?”. Ma Dio non ci abbandona mai: e come aveva cacciato Adamo ed Eva, coprendo però le loro nudità, così consentirà a Caino di poter comunque vivere la sua vita… E “Nessuno tocchi Caino” è diventata da tempo il nome della Lega internazionale che si batte per abolire la pena di morte.

Gesù farà poi un ‘salto di qualità’ rispetto alla Legge dei Padri, insegnando che il rispetto verso gli altri – tutti – deve essere totale, completo, e riguarda anche semplici liti o insulti. E che Dio sarà particolarmente severo su questo punto: il nostro esame ‘di coscienza’ dovrà infatti partire non da noi, ma precisamente dal punto di vista degli altri. E non servirà portare una bella offerta all’altare!

Che Dio è mai questo, allora? Un Dio serio; e che chiede di essere preso “sul serio” anche se non si può provarne ‘scientificamente’ l’esistenza. Una fede -però- fondata sulla ‘speranza’, basata a sua volta sulla costante presenza dello Spirito nelle complesse vicende della nostra vita di tutti i giorni…


Lettura del libro della Genesi (4, 1-16)
Adamo conobbe Eva sua moglie, che concepì e partorì Caino… poi partorì Abele, suo fratello. Abele era pastore di greggi, mentre Caino era lavoratore del suolo…Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore, mentre Abele presentò a sua volta primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato… Il Signore disse a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovresti forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai»…Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. Allora il Signore disse a Caino: «Dov’è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?». Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto, lontano dal suolo che ha aperto la bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano. Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra». Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono. Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e dovrò nascondermi lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi ucciderà». Ma il Signore gli disse: «Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse. Caino si allontanò dal Signore e abitò nella regione di Nod, a oriente di Eden.

Lettera agli Ebrei (11, 1-6)
Fratelli, la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio. Per fede, noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di Dio, sicché dall’invisibile ha preso origine il mondo visibile. Per fede, Abele offrì a Dio un sacrificio migliore di quello di Caino e in base ad essa fu dichiarato giusto, avendo Dio attestato di gradire i suoi doni; per essa, benché morto, parla ancora. Per fede, Enoc fu portato via, in modo da non vedere la morte; e non lo si trovò più, perché Dio lo aveva portato via. Infatti, prima di essere portato altrove, egli fu dichiarato persona gradita a Dio. Senza la fede è impossibile essergli graditi; chi infatti si avvicina a Dio, deve credere che egli esiste e che ricompensa coloro che lo cercano.

Lettura del Vangelo secondo Matteo (5, 21-24)
Il Signore Gesù disse: «Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono».


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Fratelli, la fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede.
Signore, noi potremo salvarci per fede se, ascoltando la tua Parola attraverso l’insegnamento della Chiesa, saremo capaci di vivere il bene nella concretezza dei rapporti umani, e fare così della pace non solo una assenza di conflitti, ma una qualità dell’anima che fa guardare agli altri come a veri fratelli. Per questo, con fede, ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!

Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il dono.
Signore, ti preghiamo per la nostra Comunità. Secondo il tuo insegnamento, comprenda la grande lezione del perdono, non lasciando annidare nel cuore il tarlo del risentimento, ma impari ad ascoltare l’altro con comprensione, offrendo generosamente le proprie scuse ai fratelli. Per questo, insieme, ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!

Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto?
Signore, aiutaci a non farci sopraffare dall’egoismo e dall’invidia, riuscendo così a condividere le gioie e le tristezze, i successi e gli insuccessi degli altri nel nome del tuo amore. E per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!

Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo.
Signore, uniamo le nostre preghiere a quelle di chi ti invoca, chiedendo di convertire il cuore di coloro che stanno spargendo sangue innocente con le armi, e riducono alla fame intere nazioni. Perché si pentano e riparino il male commesso, con forza ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!