Tema di questa domenica è quello della ‘accoglienza’: sempre, in ogni condizione e anche quando sembrerebbe contro ogni speranza, come nel caso della vedova di Sarepta. Perché anche in questa situazione quello che conterà è l’intervento di Dio. Ma il richiamo più forte e chiaro viene ovviamente dal vangelo: “chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato”. Soprattutto se si tratta dei giusti e dei più piccoli e deboli!
San Paolo parte anche lui da lì: “non dimenticate l’ospitalità”. Infatti non si sa chi sia colui che accogliamo… Poi però l’apostolo vira verso una accoglienza di tipo caritativo: carcerati, maltrattati… E su questo possiamo certo riflettere con molta serietà anche oggi. Tutti in effetti “abbiamo un corpo”. Da rispettare sempre, in tutte le più diverse situazioni. Torna allora la regola d’oro per tutti noi su cui abbiamo già meditato domenica scorsa: “ Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro” (Luca 6, 31).
Sembra semplicissimo, ma sappiamo bene che non è proprio così…
Lettura del primo libro dei Re (17, 6-16)
I corvi portavano ad Elia pane e carne al mattino, e pane e carne alla sera; egli beveva dal torrente. Dopo alcuni giorni il torrente si seccò… Fu rivolta a lui la parola del Signore: «Àlzati, va’ a Sarepta di Sidone… ho dato ordine a una vedova di sostenerti». Egli si alzò e andò a Sarepta. Arrivato alla porta della città, ecco una vedova che raccoglieva legna. La chiamò e le disse: «Prendimi un po’ d’acqua in un vaso, perché io possa bere». Mentre quella andava a prenderla, le gridò: «Per favore, prendimi anche un pezzo di pane». Quella rispose: «… non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo». Elia le disse: «Non temere; va’ a fare come hai detto. Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice il Signore, Dio d’Israele: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”». Quella andò e fece come aveva detto Elia; poi mangiarono lei, lui e la casa di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elia.
Lettera agli Ebrei (13, 1-8)
Fratelli, l’amore fraterno resti saldo. Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli. Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che sono maltrattati, perché anche voi avete un corpo. Il matrimonio sia rispettato da tutti e il letto nuziale sia senza macchia. I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio. La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: «Non ti lascerò e non ti abbandonerò»… Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio. Considerando attentamente l’esito finale della loro vita, imitatene la fede. Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre!
Lettura del Vangelo secondo Matteo (10, 40-42)
Il Signore Gesù disse: «Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Preghiere di fedeli della Comunità di Santa Croce
Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e sempre.
In un mondo in cui tutto cambia velocemente, la Chiesa sappia rimanere salda e unita nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, e per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Non dimenticate l’ospitalità: alcuni praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli.
Signore, la nostra Comunità abbia un cuore aperto e generoso, sempre attento e sensibile ai bisogni e alle attese dei fratelli che metti sulla nostra strada. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Il Signore è il mio aiuto, non avrò paura.
Grazie, Signore, per la tua presenza in ogni momento della nostra vita, e perché tutti possano sentire e accogliere il tuo abbraccio che sostiene, incoraggia e consola, ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!
Chi ci farà vedere il bene, se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto ?
Signore, mentre intorno a noi il messaggio della tua Parola sembra dimenticato, aiutaci a comprendere che è nelle piccole cose di ogni giorno vissute con amore che possiamo fare della nostra fede uno stile di vita e ritrovare così la speranza. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!