4 dicembre – Quarta Domenica d’Avvento

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L’ingresso del Messia

Questa domenica è dedicata all’ingresso del Messia a Gerusalemme: un momento di festa preparata e voluta dal Signore.

Perché è una festa che prepara in realtà la Passione: e Gesù lo sa bene. Ma, proprio per questo è venuto al mondo: “un corpo mi hai preparato”. E Dio si è incarnato proprio per questa missione: “ecco io vengo per fare la tua volontà”, come dice Paolo.

Perché è un ulteriore messaggio che resterà incompreso: non un guerriero liberatore, ma “un re mite seduto su un’asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma”.

Isaia lo vede da lontano. Si avvera una profezia antica: di consolazione, di un deserto che non spaventa più, di terreni accidentati spianati per annunciare che Dio si fa vicino. Un Dio pastore. Un Dio tenerissimo che raduna i suoi figli, porta in braccio i più fragili, rispetta con dolcezza la vita nascente…

Gesù sta per venire, ancora una voltalo aspettiamo ancora? E la nostra festa sarà sincera o lo tradiremo di nuovo, subito dopo?


Lettura del profeta Isaia (40, 1-1a)
«Consolate, consolate il mio popolo – dice il vostro Dio –. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati». Una voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata… Una voce dice: «Grida», e io rispondo: «Che cosa dovrò gridare?»… Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme. Alza la voce…: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio…Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri».

Lettera agli Ebrei (10, 5-9a)
Fratelli, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: “Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà”». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà».

Lettura del Vangelo secondo Matteo (21, 1-9)
Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, il Signore Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Dite alla figlia di Sion: Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma». I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!».


Preghiere dei fedeli Comunità di Santa Croce

Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna.
Papa Francesco ricorda spesso che il pastore è colui che ha addosso l’odore delle pecore. Ti preghiamo Signore, per il Papa e per tutti i sacerdoti della tua Chiesa. Rendili capaci di coniugare la stola con il grembiule per condividere e animare, con lo spirito del Vangelo la storia concreta del popolo loro affidato. Per questo ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!

I discepoli andarono e fecero quello che aveva loro ordinato Gesù.
Rendi la nostra Comunità, Signore, in grado di poter riconoscere Gesù tra noi e fare ogni giorno, come umili e piccoli discepoli, la nostra parte nell’annuncio della tua Parola. Per questo ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!

Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte.
Signore, sia la ricerca della tua presenza nella nostra vita attraverso la tua Parola a donarci la luce e il coraggio di metterci in gioco ogni giorno sulla strada che ci indichi. Ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!

Che cosa dovrò gridare?
Signore, il male che ogni giorno vediamo intorno a noi vincerà, se anche i tuoi figli più fedeli dimenticheranno di vivere ogni giorno il sogno del Regno, abbandonandosi al lamento o alla disperazione. Dacci la forza di gridare al mondo che il tuo amore trionferà sul male solo se sapremo essere costruttori del Tuo progetto di salvezza. Per questo ti preghiamo…Vieni, Signore Gesù!