27 novembre – Terza Domenica d’Avvento

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Le profezie adempiute

Profezie compiute: questa è la chiave di lettura dei brani di questa domenica. Isaia ‘vede’ questo Dio che viene a salvarci. E la sua venuta è caratterizzata da una salvezza innanzitutto ‘fisica’: gli occhi che vedono, le orecchie che sentono di nuovo, la voce ritrovata, un cammino ripreso. E’ una ‘guarigione’ che tocca anche la natura… e compare anche una strada e un sentiero che conduce a salvezza. E Gesù si rifa’ proprio a questo brano per rispondere alla domanda cruciale di Giovanni riprendendo tutte queste immagini Un Giovanni già in carcere che si interroga sul futuro del popolo di Israele. Il più grande dei profeti, tanto da essere l’Elia atteso. Ma anche l’ultimo dei profeti di Israele… 

Una figura che segna un passaggio significativo, un cambio di passo che però non verrà fatto… E Gesù sarà ucciso come bestemmiatore. Una ferita mai rimarginata in Paolo, fariseo colto e devotissimo, che tanto si battè, da convertito, per convincere i suoi ad abbandonare una ‘Legge’ che non salva a favore del Maestro che gli aveva cambiato la vita. Convinto tuttavia, che l’ultima parola non sarà questa, che non saranno dei ‘nemici’, anzi, rimarranno sempre dei ‘primogeniti’, perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili”.


Lettura del profeta Isaia (35, 1-10)
Così dice il Signore Dio: «Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa... Dite agli smarriti di cuore: “Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, Egli viene a salvarvi”. Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d’acqua. I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli diventeranno canneti e giuncaie. Ci sarà un sentiero e una strada e la chiameranno via santa; nessun impuro la percorrerà. Sarà una via che il suo popolo potrà percorrere e gli ignoranti non si smarriranno…Vi cammineranno i redenti… felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto».

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani (11, 25-36)
Non voglio che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l’ostinazione di una parte d’Israele è in atto fino a quando non saranno entrate tutte quante le genti. Allora tutto Israele sarà salvato…Quanto al Vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla scelta di Dio, essi sono amati, a causa dei padri, infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti! O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie!… A lui la gloria nei secoli. Amen.

Lettura del Vangelo secondo Matteo (11, 2-15)
Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Andate e riferite: i ciechi riacquistano la vista, ai poveri è annunciato il Vangelo.
Signore, continua a far crescere l’impegno della Chiesa nel trasmettere la forza e la luce del Vangelo dove c’è emarginazione e sofferenza. Per questo ti preghiamo…Vieni, Signore Gesù!

Ci sarà un sentiero e una strada…
Signore, con il Battesimo chiami i piccoli Andrea, Andrea Giuseppe, Anna, Aurora, Giacomo, Giulio, Giulio Cosimo, Martina, Ottavia, Pietro, Stella e Vittoria nella tua Chiesa. Con l’esempio di genitori, padrini e madrine e della nostra Comunità, imparino a camminare sui tuoi sentieri, docili ai tuoi insegnamenti, per seguirti sulla via dell’amore. Per questo ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!

Chi ha orecchi, ascolti!
Persino il Battista, Signore, dubitava. Ma noi, oggi, illuminati dal Vangelo, possiamo fingere di non capire solo chiudendo la nostra mente. Aiutaci, Signore, ad aprire il cuore per vivere la Parola che, ancora una volta, annuncia la venuta della tua salvezza. Per questo ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!

Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza per essere misericordioso verso tutti.
Signore che vuoi essere misericordioso verso tutti, davanti a te cui può dirsi giusto? Ma in questo tempo di attesa sappiamo che anche oggi, anche nelle difficoltà che derivano peccato che ci tenta, tu ci parli di perdono e di pace. Per questo con gratitudine ti preghiamo. Vieni, Signore Gesù!