I figli del Regno
Figli del Regno siamo, nella volontà del Padre, tutti. Lo dice in un modo singolare ma molto interessante la prima lettura. Che Israele abbia avuto un rapporto difficile con le popolazioni confinanti lo leggiamo anche nella storia, e lo riscontriamo pure oggi. Ma che questo non sia la volontà di Dio risulta chiaro nella visione profetica di Isaia. Sì, ci sono -e ci saranno sempre le guerre- ma l’orizzonte è quello di una pace che vedrà tutti i popoli “rendere culto” insieme al Creatore.
Questo è anche il senso delle parole di Paolo. Le stesse di ogni missione, anche contemporanea, anche fra noi qui, dietro l’uscio: l’annuncio delle “impenetrabili ricchezze di Cristo” a chi sta fuori dalle nostre chiese. Per spiegare con la nostra vita cosa si ‘perde’ senza una visione positiva, senza un senso appagante della esistenza. Senza la “ricchezza” appunto della fede: e di una comunità in cui viverla.
Certo, ci vuole una “via”. Come ha fatto Giovanni, che si è speso in una testimonianza radicale, che gli costerà la vita pur sapendo di essere solo un ‘apri pista’. E questo messaggio è quello che la liturgia di questa domenica vuole far arrivare oggi. Darsi da fare! Anche se troppo spesso pare anche a noi di esser voci che risuonano in un ‘deserto’ fatto di grattacieli, vita di corsa, troppo rumore di sottofondo. Ma con noi c’è lo Spirito di Gesù: proviamo a lasciargli spazio…
Lettura del profeta Isaia (19, 18-24)
Così dice il Signore Dio: «In quel giorno ci saranno cinque città nell’Egitto che parleranno la lingua di Canaan e giureranno per il Signore degli eserciti… In quel giorno ci sarà un altare dedicato al Signore in mezzo alla terra d’Egitto e una stele in onore del Signore presso la sua frontiera: sarà un segno e una testimonianza per il Signore degli eserciti nella terra d’Egitto. Quando, di fronte agli avversari, invocheranno il Signore, allora egli manderà loro un salvatore che li difenderà e li libererà. Il Signore si farà conoscere agli Egiziani e gli Egiziani riconosceranno in quel giorno il Signore… Il Signore percuoterà ancora gli Egiziani, ma, una volta colpiti, li risanerà. Essi faranno ritorno al Signore ed egli si placherà e li risanerà. In quel giorno ci sarà una strada dall’Egitto verso l’Assiria; l’Assiro andrà in Egitto e l’Egiziano in Assiria, e gli Egiziani renderanno culto insieme con gli Assiri. In quel giorno Israele sarà il terzo con l’Egitto e l’Assiria, una benedizione in mezzo alla terra».
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (3, 8-13)
Fratelli, a me, che sono l’ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell’universo, affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui. Vi prego quindi di non perdervi d’animo a causa delle mie tribolazioni per voi: sono gloria vostra.
Lettura del Vangelo secondo Marco (1, 1-8)
Inizio del vangelo secondo Marco. Come sta scritto nel profeta Isaia: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
Quando invocheranno il Signore, allora egli manderà loro un salvatore.
Signore, dai alla Chiesa la capacità di trasmettere al mondo la tua Parola, perché tutti comprendano che la salvezza non è un dono gratuito, ma richiede impegno, volontà, decisione e, soprattutto, il desiderio e la forza di partecipare tutti insieme alla costruzione del Regno. Per questo ti preghiamo…Vieni, Signore Gesù!
Accorrevano a lui da tutta la regione…e si facevano battezzare da lui.
Signore, con il Battesimo, i piccoli Alessandro, Flavio, Giorgio e Silvana rinascono a vita nuova. Come il Battista che venne per dare testimonianza alla luce, così la nostra Comunità che li accoglie, con le loro famiglie, madrine e padrini, si impegnino con coerenza di vita per farli crescere nella fede in Cristo Gesù. Per questo ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!
Io non sono degno di chinarmi per slegare i legacci dei suoi sandali.
Signore, posso proprio dire la stessa cosa, ma sei tu ad aver scelto di chinarti verso noi! Mentre ti ringrazio per il dono immeritato della tua misericordia, e ti chiedo di aiutaci perché ogni nostro passo possa essere guidato da te. Per questo ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!
Vi prego quindi di non perdervi d’animo.
Signore, ogni giorno sappiamo di notizie terribili, ma vediamo anche che in mezzo a tanto male c’è sempre chi ascolta la voce del tuo Spirito e riesce a portare molto bene dove tutto sembrava perduto. Aiutaci a dare il nostro sostegno, perché tante ingiustizie e sofferenze possano trovare una fine. Ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!