2 maggio – Quinta Domenica di Pasqua

Giornata di sensibilizzazione per il sostegno della Chiesa Cattolica

La Messa delle 10:30 viene trasmessa in diretta sul canale YouTube della parrocchia.

Questa domenica, letture molto impegnative iniziando dal vangelo di Giovanni: si tratta infatti delle ultime parole dette da Gesù prima della Passione. Parole molto importanti, lasciate ai discepoli in quello che possiamo considerare il suo ‘testamento’. E tuttavia parole che si collocano in un lungo colloquio in cui Gesù ha un solo interlocutore: il Padre. E parlano di ‘gloria’, di ‘unità’, ma anche di ‘mondo’. La vicenda terrena di Gesù sta per compiersi, ed egli sa bene che il suo insegnamento aveva già prodotto -e continuerà a produrre nel tempo- ostilità, contestazioni, persecuzioni sino al martirio (il “mondo”), perciò, nella sua preghiera per i discepoli -e per i credenti di tutti i tempi-, chiede che il Padre li “custodisca” perché “siano una cosa sola come noi”. Infatti, dice Gesù: “le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che mi hai mandato”.

Ecco, oggi siamo proprio noi questi… 

E anche noi dobbiamo allora “fare memoria” della storia della nostra fede, come Chiesa e come persone, prendendo esempio dalla figura del primo martire, Stefano, narrata in Atti: e narrarla agli altri!!

San Paolo aggiunge una nota ulteriore, che occorre capire pensando che stava parlando a una cultura, quella greco-ellenistica, che si nascondeva dietro una “sapienza” tutta umana che faceva pensare di essere “perfetti”… “Attenzione!” dice Paolo, perché stiamo parlando di un’altra sapienza, “che è nel  mistero”, che è “nascosta” e che ci può essere data soltanto “per mezzo dello Spirito”!

Occorre dunque vigilare anche nei confronti della cultura laica del nostro tempo, che forse non parla più di “perfezione” e però molto di “idoli” terreni, di “individualismo” e di una libertà di auto determinazione – e forse anche che di auto distruzione- senza limiti dell’uomo


Letture sul sito della Diocesi: www.chiesadimilano.it/?p=452294

Lettura degli Atti degli Apostoli (7, 2-8. 11-12a. 17. 20-22. 30-34. 36-42a. 44-48a. 51-5)
Stefano rispose: «Fratelli e padri, ascoltate: il Dio della gloria apparve al nostro padre Abramo quando era in Mesopotamia, prima che si stabilisse in Carran, e gli disse: “Esci dalla tua terra e dalla tua gente e vieni nella terra che io ti indicherò”. Allora…Dio lo fece emigrare in questa terra dove voi ora abitate… Mentre si avvicinava il tempo della promessa fatta da Dio ad Abramo, il popolo crebbe e si moltiplicò in Egitto. In quel tempo nacque Mosè... Passati quarant’anni, gli apparve nel deserto del monte Sinai un angelo, in mezzo alla fiamma di un roveto ardente. Mosè rimase stupito di questa visione e, mentre si avvicinava per vedere meglio, venne la voce del Signore: “Io sono il Dio dei tuoi padri, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe”… Il Signore gli disse: “Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo in cui stai è terra santa. Ho visto i maltrattamenti fatti al mio popolo in Egitto, ho udito il loro gemito e sono sceso a liberarli. Ora vieni, io ti mando in Egitto… Ma i nostri padri non vollero dargli ascolto, anzi lo respinsero e in cuor loro si volsero verso l’Egitto… E in quei giorni fabbricarono un vitello e offrirono un sacrificio all’idolo e si rallegrarono per l’opera delle loro mani… Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l’avete osservata».

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (2, 6-12)
Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria… Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi infatti conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (17, 1b-11)
Il Signore Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare… Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi».


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Padre Santo, custodiscili nel tuo nome, perché siano una cosa sola.
Gesù ha affidato tutti gli uomini alla Chiesa, perché continui la sua opera. Signore, aiutala a custodirli con amore, proclamando la gloria del tuo dono gratuito di salvezza. Per questo Ti preghiamo… Custodisci, Signore, i nostri cuori!

Ora noi abbiamo ricevuto lo Spirito di Dio, per conoscere ciò che Dio ci ha donato.
La nostra Comunità, Signore, apra il cuore a te, e attraverso la preghiera e l’affidamento al tuo Spirito sappia rendere più forti i fratelli nell’amore, attraverso il dono di se stessi… Per questo ti preghiamo… Custodisci, Signore, i nostri cuori!

Rendete grazie al Signore perché è buono, il Suo amore è per sempre.
La risurrezione ci ha la rivelato la potenza e l’amore del Signore per noi. Ti ringraziamo, Signore, per un tesoro che, malgrado i nostri peccati, rende fondata la nostra speranza anche nei momenti più difficili della nostra vita. Per questo ti preghiamo… Custodisci, Signore, i nostri cuori!

Signore, se ci guardiamo intorno, le situazioni per le quali pregare sono infinite: te le affidiamo tutte perché tu sai parlare al cuore di ciascuno. In modo particolare, in una pandemia di cui non si vede la fine, aiutaci a sentirci tutti responsabili anche della salute degli altri… Per questo ti preghiamo… Custodisci, Signore, i nostri cuori!