19 settembre – Terza Domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore

Questa domenica tutte le letture paiono sottolineare la piena corrispondenza fra Antico e Nuovo Testamento: insistendo su uno “spirito” che viene “dall’alto”, può fare fiorire il deserto, portando finalmente su questa terra quel “diritto” e quella “giustizia” che soli possono portare -come diceva Giovanni Paolo II- la tanto agognata “pace” (Isaia). È allo “Spirito” di libertà che bisogna affidarsi, talora ‘scommettendo’ sul futuro, e seguendolo, anche se non sappiamo “da dove viene né dove va” (vangelo). Un discorso difficile da capire per un giudeo “Maestro d’Israele” come Nicodemo abituato a seguire la Torah e tutte le sue leggi. Nicodemo mostra di comprendere bene che Gesù viene da Dio; lo interroga, ma di notte, per non rischiare troppo… Ma, alla fine, difenderà i discepoli di Gesù e si curerà di lui morto… Ma questa ‘rinascita’ cosa sarà mai? Come far diventare ‘nuovo’ ciò che è ormai ‘vecchio’?

Il Signore lo spiega a Nicodemo come a noi oggi: si nasce venendo alla luce, senza che lo chiediamo. Tutti ci siamo ‘trovati’ qui, chiamati da altri… Ma poi la fede chiede una adesione personale, forse uno ‘strappo’, una nuova nascita: secondo lo Spirito. E Paolo lo spiega ai suoi nuovi credenti. Questo Spirito – con la maiuscola- è quello di Gesù, colui che, da Giusto, “morì per gli empi… quando eravamo ancora peccatori”, testimoniando così che “l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori”, per darci, appunto la possibilità di una “rinascita” che viene dall’alto


Letture sul sito della Diocesi: www.chiesadimilano.it/?p=468337

Lettura del profeta Isaia (32, 15-20)
Isaia parlò, dicendo: «In noi sarà infuso uno spirito dall’alto; allora il deserto diventerà un giardino e il giardino sarà considerato una selva. Nel deserto prenderà dimora il diritto e la giustizia regnerà nel giardino. Praticare la giustizia darà pace, onorare la giustizia darà tranquillità e sicurezza per sempre. Il mio popolo abiterà in una dimora di pace, in abitazioni tranquille, in luoghi sicuri, anche se la selva cadrà e la città sarà sprofondata. Beati voi! Seminerete in riva a tutti i ruscelli e lascerete in libertà buoi e asini».

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani (5, 5b-11)
Fratelli, l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. Infatti, quando eravamo ancora deboliCristo morì per gli empi. Ora, a stento qualcuno è disposto a morire per un giusto; forse qualcuno oserebbe morire per una persona buona. Ma Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi… Se infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più, ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Non solo, ma ci gloriamo pure in Dio, per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo, grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni 3, 1-13
Vi era tra i farisei un uomo di nome Nicodèmo, uno dei capi dei Giudei. Costui andò dal Signore Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che tu compi, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito… Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro d’Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo».


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Se uno non nasce dall’alto non può vedere il regno di Dio.
Signore, oggi preghiamo per i nostri seminaristi perché, grazie a una fede forte, possano abbandonarsi allo Spirito, giungere a una vera rinascita spirituale, e vivere con coraggio e coerenza il loro ministero. Per questo, con tutta la Chiesa diocesana e il nostro Vescovo, ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!

Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va…
Signore, la nostra Comunità prega oggi per gli sposi che ricordano il loro anniversario di nozze -e insieme per tutte le coppie del nostro territorio- perché il tuo Spirito soffi sempre su di loro e li guidi nel loro cammino. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!

Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo.
Signore Gesù, quanto abbiamo bisogno di questa preghiera nel tempo in cui viviamo! Il tuo Spirito ci aiuti a mettere al centro i veri valori cristiani, quelli delle beatitudini, e impegnarci così per una società migliore. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono! 

Il diritto la giustizia darà pace, onorare la giustizia darà tranquillità…
Signore Gesù, la storia e la cronaca di ogni giorno ci dicono quanto queste antichissime parole siano ancora attuali. E perché la ricerca della giustizia possa essere veicolo di pace e uguaglianza tra i popoli, ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!