19 ottobre – Solennità della Dedicazione del Duomo di Milano

La festa della dedicazione del Duomo è la festa della ‘nascita’ della nostra Chiesa, e su questo siamo chiamati a riflettere andando anche ‘oltre’ alla nostra Comunità e quindi pensando alla Diocesi. Siamo tanti, siamo diversi – per fortuna – ognuno con le sue caratteristiche e i ‘doni’ che abbiamo ricevuto per metterli al servizio degli altri e per il bene di tutti. Lo dice san Pietro, e l’Arcivescovo Tettamanzi lo ripeteva sempre: la nostra Chiesa è fatta dalle “pietre vive” che siamo tutti noi, grazie alla “pietra d’angolo” su cui si fonda il nostro cammino: Gesù.

E nel vangelo di Luca, il Signore stesso ci richiama – oggi! – a prendere molto sul serio questa richiesta: non superficialmente, ma “mettendo in pratica” le sue parole e facendo di esse il “fondamento” della nostra vita e delle nostre scelte quotidiane.

Paolo aggiunge qualche sempre valida indicazione: carità, comunione dei beni, gioia, pace… 


Lettura della prima lettera di san Pietro apostolo (2, 4-10)
Carissimi, avvicinandovi a Cristo, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. Si legge infatti nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra d’angolo, scelta, preziosa, e chi crede in essa non resterà deluso. Onore dunque a voi che credete; ma per quelli che non credono la pietra che i costruttori hanno scartato è diventata pietra d’angolo e sasso d’inciampo, pietra di scandalo». Essi v’inciampano perché non obbediscono alla Parola. A questo erano destinati. Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete popolo di Dio; un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia.

Lettera agli Ebrei (13, 15-17.20-21)
Fratelli, per mezzo di Gesù offriamo a Dio continuamente un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome. Non dimenticatevi della beneficenza e della comunione dei beni, perché di tali sacrifici il Signore si compiace. Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi e devono renderne conto, affinché lo facciano con gioia e non lamentandosi. Ciò non sarebbe di vantaggio per voi. Il Dio della pace, che ha ricondotto dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un’alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Lettura del Vangelo secondo Luca (6, 43-48)
Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene».


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Carissimi, siete costruiti anche voi come edificio spirituale mediante Gesù Cristo.  
Signore, è la Chiesa, unità di tutti i cristiani, il nuovo tempio costruito da Gesù e in essa tutti noi dobbiamo essere “edificio spirituale”, consapevoli di essere tuoi figli. Per questo ti preghiamo… Dona alla tua Chiesa pace e unità!

Il Signore nostro Gesù vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà.
Signore, la nostra Comunità sappia trovare in te la via dell’unità per crescere nell’amore fraterno e nella testimonianza del Vangelo. Per questo ti preghiamo… Dona alla tua Chiesa pace e unità!

Perché mi invocate “Signore, Signore”, e non fate quello che dico?
Signore, il tuo rimprovero ci aiuti a capire che la fede in te non è un insieme di buoni propositi ma vivere mettendo in pratica ciò che professiamo a parole. Per questo ti preghiamo… Dona alla tua Chiesa pace e unità!

Fratelli, non dimenticatevi della beneficenza e della comunione dei beni.
 Perché l’Esortazione apostolica “Dilexi te” di Papa Leone possa trovare compimento nei cuori di tutti, e in particolare di chi possiede ricchezze, grazie alla beneficenza e alla comunione dei beni, ti preghiamo… Dona alla tua Chiesa pace e unità!