17 gennaio – Seconda Domenica dopo l’Epifania

Una domenica e una settimana, quella successiva, carica di significati: il 17 gennaio è tradizionalmente dedicato al dialogo ebraico cristiano, e la settimana dopo chiede al Signore che tutte le confessioni cristiane possano sentirsi veramente sorelle, mettendo da parte le differenze, e guardando al patrimonio delle comuni nostre “radici”, come le letture di oggi sottolineano. 
Insieme camminiamo infatti verso un futuro di abbondanza, di verità (il “velo” strappato) di pace, di gioia (niente più lacrime) (Isaia). E san Paolo ci invita con forza a iniziare da subito – proprio oggi e ora – a non farci “ingannare da argomenti seducenti” e da parole e promesse piene di “vuoti raggiri”: e quanto ne abbiamo bisogno, in questi tempi di confusione generale!!!… Ma il vangelo ci rasserena e ci da forza: proprio quando ci pare di “non avere più vino”, ecco che – sempre – Maria intercederà per noi, perché anche la nostra povera acqua possa cambiarsi nel vino della gioia intravisto dal profeta Isaia!


Letture

Lettura del profeta Isaia (25, 6-10a) Isaia disse: «Preparerà il Signore per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, di vini eccellenti, cibi succulenti, di vini raffinati. Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre distesa su tutte le nazioni. Eliminerà la morte per sempre. Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto… E si dirà in quel giorno: “Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato”». 


Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (2, 1-10a) Fratelli, voglio che sappiate quale dura lotta devo sostenere per voi, per quelli di Laodicèa e… per tutti perché… siano arricchiti di una piena intelligenza per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo… Dico questo perché nessuno vi inganni con argomenti seducenti… Come dunque avete accolto Cristo Gesù, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato… Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo. È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui. 

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (2, 1-11) Vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù… e anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra… contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»… Disse loro di nuovo: «Ora portatene a colui che dirige il banchetto»… Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto… chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui


Letture sul sito della Diocesi: https://www.chiesadimilano.it/?p=345957


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto. La nostra Comunità accoglie con gratitudine il richiamo al dialogo religioso ebraico cristiano e alla settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani. Benedici e sostieni, Signore, chi è coinvolto in un cammino di reciproca conoscenza, per rimuovere, sulla tua Parola, ciò che crea discordia e sofferenza, e lavorare insieme alla pace e concordia di cui il mondo ha tanto bisogno. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!

Qualsiasi cosa vi dica, fatela!  Signore, con l’aiuto di Maria e sotto la guida del tuo Spirito, concedi alla Chiesa di proclamare con coraggio l’annuncio di un universale senso di fraternità. E sostieni in questa missione il nostro Papa, perché la sua voce possa risuonare con forza, ed essere veramente ascoltata. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!

Dico questo perché nessuno vi inganni con argomenti seducenti. Ti affidiamo, Signore, il nostro povero Paese, perché chi ha responsabilità di governo non si lasci guidare dalla personale sete di potere, ma, in questo momento cosi difficile e delicato, pensi davvero al solo bene di tutti i cittadini. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!


Non hanno più vino… Dobbiamo avere la fede di Maria, Signore, e dirti il nostro bisogno di cambiare e rinnovarci, con la certezza che, per la sua intercessione, il tuo amore possa farci comprendere la forza della tua presenza in noi. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!