14 novembre – Prima Domenica di Avvento, La venuta del Signore

Da Domenica 14 novembre riprende il servizio della Messa delle 10:30 trasmessa in diretta sul nostro canale YouTube.


La venuta del Signore

Come sempre, l’Avvento, tempo di ‘attesa del Signore che viene’, ci è presentato a tinte fosche e impegnative: facendoci riflettere sulla ‘fragilità’ della nostra vita. Viviamo alla giornata, in un certo senso, come se la nostra esistenza non dovesse mai finire e tutto restare uguale per sempre… Queste letture ci richiamano però, usando parole molto forti. Tutto finirà: cielo, terra, sole, luna, stelle… E tutto finirà per il peccato dell’uomo: “io punirò nel mondo la malvagità e negli empi la loro iniquità! la superbia dei superbi… l’orgoglio dei tiranni” (Isaia).

Qui si inserisce Paolo.  Non facciamoci ingannare “da parole vuote”, che ci trascinano verso il male. Bisogna vivere bene, cercando “di capire ciò che è gradito al Signore”, il che “consiste in ogni bontà, giustizia e verità”. Perché ognuno di noi, alla fine, ha la sua parte di responsabilità -anche piccola o piccolissima- nel ‘Male’ del mondo…

Anche Gesù usa un linguaggio tipicamente apocalittico -cioè della ‘fine dei tempi’-, indicando problemi che hanno però sempre tormentato il genere umano: guerre, crudeltà, violenze, ma anche catastrofi naturali… Del resto, il Signore stesso lo dice: “non è subito la fine”! Quindi attenzione a non farvi ingannare! “Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro!”.

Come non pensare a questa pandemia, con tutte le sciocchezze che sono state dette sul fatto che sarebbe stato un ‘castigo di Dio’! Ma, quando si imputano a Dio i guai che ci colpiscono, non usiamo forse un comodo pretesto per non farci noi un bell’esame di coscienza sul fatto che sapevamo e non abbiamo fatto nulla per prepararci? E, come sempre, chi dice la verità è fastidioso e viene criticato, calunniato, imprigionato…  E così anche il Signore chiude sulla visione di un Universo sconvolto nella sua stessa struttura.

Tuttavia, in questo quadro fosco, quello che conta è la chiusa. Perché la narrazione apocalittica rimanda sempre fortemente a una positività: «Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

Il Signore non ci abbandona, e nelle difficoltà ci chiede sempre di stare belli dritti, e guardare le cose in alto e dall’alto…


Letture sul sito della Diocesi: www.chiesadimilano.it/?p=478808

Lettura del profeta Isaia (13, 4-11)
Isaia disse: «Frastuono di folla sui monti, simile a quello di un popolo immenso. Frastuono fragoroso di regni, di nazioni radunate…Vengono da una terra lontana, dall’estremo orizzonte, il Signore e le armi della sua collera, per devastare tutta la terra… Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile, con sdegno, ira e furore, per fare della terra un deserto, per sterminarne i peccatori. Poiché le stelle del cielo e le loro costellazioni non daranno più la loro luce; il sole si oscurerà al suo sorgere e la luna non diffonderà la sua luce. Io punirò nel mondo la malvagità e negli empi la loro iniquità. Farò cessare la superbia dei superbi e umilierò l’orgoglio dei tiranni».

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (5, 1-11a)
Fratelli, fatevi imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore. Di fornicazione e di ogni specie di impurità o di cupidigia neppure si parli fra voi – come deve essere tra santi – né di volgarità, insulsaggini, trivialità, che sono cose sconvenienti. Piuttosto rendete grazie! Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro – cioè nessun idolatra – ha in eredità il regno di Cristo e di Dio. Nessuno vi inganni con parole vuote: per queste cose infatti l’ira di Dio viene sopra coloro che gli disobbediscono. Non abbiate quindi niente in comune con loro. Un tempo infatti eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce; ora il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. Cercate di capire ciò che è gradito al Signore. Non partecipate alle opere delle tenebre, che non danno frutto.

Lettura del Vangelo secondo Luca (21, 5-28)
Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, il Signore Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo. Ma prima di tutto questo… vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita…Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina!
Signore, sostieni la tua Chiesa nella sua fedeltà, perché, anche dove c’è paura, smarrimento e delusione, ci chiedi di non abbatterci ma di riuscire sempre a guardare in alto! Perché, anche nelle prove, non perdiamo mai la speranza, ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!

Avrete allora occasione di dare testimonianza…
Signore, aiuta la nostra Comunità a guardare alle difficoltà del presente come ‘il momento’ nel quale mostrare fede nella tua Parola e nella salvezza che ci hai offerto, andando in croce per noi. E perché possiamo sempre vivere con coraggio le sfide dell’oggi, ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!

Cercate di capire ciò che è gradito al Signore.
Queste parole, Signore, sono rivolte a noi oggi, perché ciascuno sappia affrontare la vita quotidiana con lo stile e i principi evangelici. Per questo ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!

Nessuno vi inganni con parole vuote!
Signore, quanti falsi profeti nel mondo, che proclamano e difendono una società senza giustizia, senza solidarietà, senza misericordia: e pretendono di chiamarla libertà!! Aiutaci, Signore, a comprendere che Gesù ci ha insegnato a vivere sempre e solo la dimensione dell’amore.  Per questo ti preghiamo… Vieni, Signore Gesù!