14 gennaio – Seconda Domenica dopo l’Epifania

L’inizio della vita pubblica di Gesù avviene nel contesto festoso e conviviale di un matrimonio e coincide anche con il primo ‘segno’ della sua “gloria”. Non a caso, anche il bellissimo testo di Isaia parla di uno straordinario “banchetto di grasse vivande, cibi succulenti, vini eccellenti e raffinati” per indicare in un modo umanamente comprensibile la fraternità, gioia, benessere, vita, pace, che ci attendono nel suo ‘Regno’. E questo sarà “per tutti i popoli”: perché Dio vuole una fratellanza e gioia universalmente condivisa.

Siamo molto molto lontani da questo orizzonte. Eppure, sottolinea con forza Paolo, abbiamo già un cammino ben tracciato, da percorrere “saldi nella fede come è stato insegnato”. Con costanza, senza farsi sviare dagli “argomenti seducenti” e dai “vuoti raggiri” che vengono dal “mondo”. Scommettendo su Gesù, sempre presente in mezzo e accanto a noi. Lui, capace di riempire anche le “vuote anfore” della nostra vita con una gioia che scalda il cuore e apre alla speranza.


Lettura del profeta Isaia (25, 6-10a)
Isaia disse: «Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati. Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre distesa su tutte le nazioni. Eliminerà la morte per sempre. Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto, l’ignominia del suo popolo farà scomparire da tutta la terra, poiché il Signore ha parlato. E si dirà in quel giorno: “Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse. Questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza, poiché la mano del Signore si poserà su questo monte”».

Lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi (2, 1-10a)
Fratelli, voglio che sappiate quale dura lotta devo sostenere per voi, per quelli di Laodicea e per tutti quelli che non mi hanno mai visto di persona, perché i loro cuori vengano consolati. E così, intimamente uniti nell’amore, essi siano arricchiti di una piena intelligenza per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo: in lui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. Dico questo perché nessuno vi inganni con argomenti seducenti… Come dunque avete accolto Cristo Gesù, il Signore, in lui camminate, radicati e costruiti su di lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato… Fate attenzione che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo. È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi partecipate della pienezza di lui.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (2, 1-11)
Vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
Signore, sostieni la Chiesa perché, con la sua testimonianza fedele e autentica, possa rivelare a tutti la bellezza del tuo volto misericordioso, e così tutti possano partecipare al tuo piano di salvezza. Con tutto il cuore ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!

Riempite d’acqua le anfore.
Donaci, Signore, la saggezza di vedere oltre l’ordinario, trasformando il quotidiano in straordinario, come l’acqua che divenne vino per mano di Gesù. Perché, unendo capacità e talenti diversi, possiamo portare speranza anche a chi vive nel nostro territorio. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!

Qualsiasi cosa vi dica, fatela.
E’ la semplice raccomandazione che oggi Maria fa a ogni cristiano. In ogni necessità della vita, Signore, ognuno di noi faccia quello che Gesù ci suggerisce, offrendogli le nostre personali fatiche e fragilità perché possano essere trasformate dallo Spirito. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!

Il Signore libererà il misero che invoca e il povero che non trova aiuto.
Signore, la tua promessa di giustizia per i miseri e i poveri richiede anche la nostra partecipazione. Apri la mente dei potenti di questo mondo, e insieme il cuore di ciascuno di noi, perché la speranza cristiana possa realizzarsi con una volontà condivisa di vivere con coerenza la pace, la giustizia e l’amore che Gesù ci ha insegnato. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!

Preparerà il Signore per tutti i popoli, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti…
Signore, questa settimana saremo invitati a pregare per l’unità dei Cristiani. Preghiamo oggi con particolare forza perché, in un mondo sospeso davanti a terribili rischi globali, le voci dei Cristiani sappiano alzarsi unite, e tutti quelli che hanno “fame e sete di giustizia” possano diventare veri “operatori di pace”. Ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!