1 giugno – Ascensione del Signore

Questa solennità è sempre molto particolare, ma sempre ricca di significato anche per noi, discepoli di oggi. Il brano di Luca -che chiude il racconto del suo vangelo- racconta gli ultimi momenti della vita terrena del Signore. Gesù è risorto e ancora una volta non viene riconosciuto: porta i segni della Passione, entra a porte chiuse in quello che era il Cenacolo…un fantasma? No di certo: un fantasma non mangia! Difficile capire: ma insieme anche tanta gioia! Che si trasforma presto in una missione, impegnativa certo, ma sostenuta dall’aiuto del Paraclito: suggeritore, difensore, avvocato. Lo Spirito di verità promesso, perché la loro – e la nostra – testimonianza possano realizzarsi. 

Esattamente con lo stesso momento inizia Atti (e dunque sempre Luca), e quasi con le stesse parole. Ma il tono è diverso: è già la ‘premessa della missione’. Luca sottolinea il distacco in modo significativo: lo Spirito ancora non c’è, ma ci sono degli “uomini in bianche vesti” – cioè degli angeli – che invitano  discepoli di allora – e noi oggi – a rivolgere lo sguardo alla realtà anche difficile e rischiosa del presente: è proprio lì infatti che dobbiamo portare la parola di speranza e di pace di Gesù! Paolo, che ben conosce ormai le difficoltà missionarie, spiega ai contemporanei -e a noi- che lo Spirito del Signore ha dato i carismi necessari perché si possa andare avanti: nonostante tutto, e sempre…


Lettura degli Atti degli Apostoli (1, 6-13a)
Quelli che erano con lui al piano superiore, dove erano soliti riunirsi. domandavano a Gesù: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra». Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo». Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (4, 7-13)
Fratelli, a ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per questo è detto: «Asceso in alto, ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini». Ma cosa significa che ascese, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per essere pienezza di tutte le cose. Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo.

Lettura del Vangelo secondo Luca (24, 36b-53)
Il Signore Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto». Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Il Signore Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”.
Pace a voi!”. Così papa Leone XIV  ha salutato la folla dopo la sua elezione a successore di Pietro. Aiutalo, Signore, perché con lui la Chiesa continui a fare sentire forte sua la voce a difesa di tutti i popoli che soffrono a causa di guerre, carestie e malattie, sostenendo con coraggio e perseveranza quanti si impegnano per la pace e per i diritti di ogni donna e uomo. Per questo con fede ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!

Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? 
Perché la nostra Comunità, sotto la guida dello Spirito Santo, possa continuare la missione d’amore di Gesù dove abitiamo, in comunione con lui, pregando, diffondendo la Parola, accogliendo il prossimo nella condivisione dei beni, ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!

 A ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo.
Aiutami, Signore, a confrontarmi con la tua Parola e con il mio prossimo per capire chi sono e quali sono i doni che mi hai dato, perché io possa farli fruttare come tu vuoi. Per questo ti prego… Ascoltami, Signore!

Perché siete turbati e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 
Signore, come i discepoli restarono increduli nel vedere Cristo risorto, allo stesso modo noi oggi, di fronte alla crudeltà e alla disumanità della guerra, perdiamo la speranza. Donaci una fede più grande, perché troviamo in essa nuova forza per cercare nell’Amore l’unica via verso la pace. Per questo con tutto il cuore ti preghiamo… Ascoltaci, Signore!