«Tu sei sacerdote in eterno» (Salmo 110)

Di don Fabrizio Infusino – «Perché ti sei fatto prete?» Perché mi piace l’idea di potermi consegnare agli altri, perché desidero far sapere a tutti quanto sono amati da Dio, perché mi sento spinto a lasciare anche il mio lavoro e le mie sicurezze per “prendere il largo” e scommettere sulla Parola di Gesù. Oggi come un tempo, quell’uomo di Galilea, che porta con sé il Bel Messaggio, mi chiede di fidarmi, di collaborare con Lui e di condividere il suo sogno di salvezza per tutta l’umanità. Ecco che allora, dopo il tempo del “fidanzamento” (la formazione, il seminario, la professione religiosa), prendo il largo, mi affido e scommetto su quella Parola.

Così succede per tutti i sacerdoti: ognuno ha un percorso diverso ma tutti condividiamo questo slancio. Così è successo per Antonio Lopez che il prossimo 2 giugno sarà ordinato sacerdote a Verona, nella chiesa di san Fermo.

P. Antonio, originario della California, da quasi un anno vive nella nostra comunità di santa Croce (vi era già stato per una breve esperienza) e, nonostante le restrizioni e limitazioni imposte dai protocolli di sicurezza per il COVID-19, si è fatto conoscere da tutti. Come spesso ripete p. Lidio, chi entra a far parte della vita comunitaria si inserisce in un percorso già avviato e che va al di là delle persone. Antonio si è affiancato con discrezione e umiltà alla vita parrocchiale condividendone i ritmi e dedicandosi alle diverse attività.
Nel suo cammino vocazionale e religioso, Antonio ha vissuto in diverse comunità stimmatine italiane e americane. Spinto dal desiderio di consacrarsi al Signore, ha lasciato la sua attività lavorativa e dopo un discernimento ha scelto di intraprendere la strada della consacrazione religiosa presso la comunità stimmatina. Come lui stesso ha raccontato, la dimensione comunitaria è stato l’elemento determinante per la scelta. Terminato l’iter formativo previsto è stato ordinato diacono l’otto agosto 2019 a Boston.

Mercoledì 2 giugno Antonio sarà ordinato sacerdote e presiederà la prima celebrazione eucaristica nella nostra parrocchia domenica 6 giugno alle 10.30.

Personalmente ho avuto il piacere di vivere con lui un tempo di ritiro e di preparazione spirituale per riflettere sul dono del sacerdozio. Partendo dai riti della liturgia di ordinazione abbiamo considerato come il presbitero sia chiamato ad essere guida nella comunità e abbiamo meditato sul fatto che il sacerdozio è un dono che Dio elargisce mediante la Chiesa, la quale chiama, elegge, conferma e sostiene il candidato.

Gli abiti sacerdotali che indosserà durante la funzione saranno espressione del “peso” del gregge che è chiamato a servire; l’unzione delle mani gli ricorderà che sempre e dovunque egli è un mandato, inviato a spandere il buon profumo di Cristo. Il pane e il vino che riceverà saranno per lui e per tutti memoria del dono che Gesù ha fatto di sé ed invito ad essere anche noi dono per gli altri; infine, l’abbraccio di pace ci farà sentire “quanto è bello che i fratelli vivano insieme” (Salmo 132).

Come comunità parrocchiale, espressione della Chiesa universale, siamo grati a Dio per il dono che ci concede e quindi desideriamo esprimere la lode al Signore e la promessa ad Antonio che saremo suoi compagni di cammino perché insieme possiamo raggiungere la santità.

Don Fabrizio Infusino