Non è questa la giusta via.

A questa pagina del sito del Patriarcato Latino di Gerusalemme si trova la “Dichiarazione congiunta del Patriarcato Greco Ortodosso di Gerusalemme e del Patriarcato Latino di Gerusalemme” del 26 agosto 2025, della quale ha parlato padre Lidio nell’omelia della Messa del 31 agosto.

“Sui sentieri della giustizia si trova la vita, la sua strada non va mai alla morte” (Proverbi 12,28).
Qualche settimana fa, il governo israeliano ha annunciato la sua decisione di prendere il pieno controllo della cittĂ  di Gaza […] Dallo scoppio della guerra, il complesso greco-ortodosso di San Porfirio e quello latino della Sacra Famiglia sono stati un rifugio per centinaia di civili. Tra loro ci sono anziani, donne e bambini. Nel complesso latino ospitiamo da molti anni persone con disabilitĂ , assistite dalle Suore Missionarie della CaritĂ . Come gli altri abitanti della cittĂ  di Gaza, anche i rifugiati che vivono nella struttura dovranno decidere secondo coscienza cosa fare. Tra coloro che hanno cercato riparo all’interno delle mura dei complessi, molti sono indeboliti e malnutriti a causa delle difficoltĂ  degli ultimi mesi. Lasciare Gaza City e cercare di fuggire verso sud equivarrebbe a una condanna a morte. Per questo motivo, i sacerdoti e le suore hanno deciso di rimanere e continuare a prendersi cura di tutti coloro che si troveranno nei due complessi.

A questa pagina del sito Vatican News si trova invece l’articolo del 21 agosto: Il cardinale Pizzaballa: anche in Terra Santa i cuori possono cambiare

La speranza del patriarca di Gerusalemme dei Latini espressa alla vigilia della giornata di digiuno e preghiera indetta dal Papa per venerdì 22 agosto: la forza della preghiera è quella di aprire le persone alla fiducia, al desiderio di costruire il bene, anche in un luogo dove in questo momento riconoscere l’altro è quasi impossibile