Sabato 6 settembre, nella parrocchia dei Santi Giuseppe e Vito di Bivio Pratole, vicino a Salerno, padre Vincenzo Albano è stato ordinato sacerdote.
Monsignor Giuseppe Pasotto, Amministratore Apostolico del Caucaso dei Latini, ha presieduto l’assemblea, imposto le mani e pronunciato la preghiera consacratoria.
La celebrazione è iniziata alle sette di sera, ma già intorno alle sei la chiesa e la piazza hanno iniziato a riempirsi di amici, familiari, padri e studenti stimmatini, sacerdoti e seminaristi diocesani, autorità locali. Alcuni arrivavano da molto vicino: Bellizzi, Battipaglia, Salerno… altri da Verona, Udine, Roma, Pavia, Milano… La piazza si è pian piano riempita di saluti, abbracci, incontri, fatiche, risate.
Molte persone erano collegate al canale YouTube di Santa Croce per seguire la diretta da casa. C’è stata qualche difficoltà dovuta a un problema del segnale telefonico, ma la registrazione è completa e disponibile sul canale, QUI!
La celebrazione è stata molto emozionante, lenta, generosissima di segni di grande significato.
Siamo stati molto colpiti dalla profonda umanità di tutte le parole e di tutti i gesti della Messa: un rito veramente vivo e incarnato nella comunione e nell’amicizia.
Abbiamo visto l’emozione e l’affetto di padre Giuseppe nel consacrare padre Vincenzo, e di tutti i superiori e dei confratelli stimmatini e diocesani nel sostenerlo.
Padre Giuseppe, nell’omelia molto pacata e molto fedele alla ricchezza del Vangelo scelto da padre Vincenzo (* riportato in fondo alla pagina), ha richiamato l’importante immagine delle barche rimaste sulla riva. Erano barche vitali, amate, belle, e furono lasciate lì sulla riva per seguire il Signore Gesù, senza assuefarsi alle reti vuote, ma servendo gli altri ripescandoli alla vita.
Ci ha colpito anche la partecipazione di tutti. La chiesa era davvero strapiena: persone di tutte le età , contente, commosse, a loro agio, molti in piedi, alcuni seduti per terra. Tante volte la liturgia si rifà al “popolo santo di Dio”, con un gran rischio che siano vuote parole. Sabato questo popolo c’era, presente e potente. Siamo abbastanza sicuri che padre Vincenzo e la sua famiglia abbiano sentito questo grandissimo abbraccio.
A Messa finita tutti si sono messi in fila, anche per un’ora, per salutare padre Vincenzo e compiere un ultimo gesto significativo e antico: baciare i palmi delle mani del nuovo sacerdote che d’ora in poi, nell’Eucarestia e negli altri sacramenti, saranno strumenti del Signore nella vita delle persone.
La comunità parrocchiale ha poi offerto una cena a circa trecento persone, nel giardino davanti alla chiesa, con un servizio molto ben organizzato e allegro. Eravamo così tanti che alcuni dei tavoli erano stati portati da casa.
Dopo mezzanotte ci siamo salutati. Un gruppo di ragazzi di Bellizzi all’una di notte è partito in pullman verso piazza San Pietro a Roma, per partecipare alla canonizzazione di Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis.
L’ordinazione di padre Vincenzo è una occasione molto intensa per tutti noi, per dire grazie al Signore che sempre chiama a seguire la sua strada, e che anzi si ferma per ascoltarci e sostenere il nostro cammino.
Per quelli che erano presenti in chiesa è stata una occasione molto intensa anche per dire grazie dell’ospitalità a padre Vincenzo, alla sua famiglia, alla travolgente comunità dei santi Giuseppe e Vito.
E diciamo grazie agli stimmatini presenti, perché hanno dato una testimonianza nuova di abbraccio, silenziosa ma ben visibile.
Ciascuno di noi della comunità di Santa Croce può assumersi ora un piccolo impegno vero di ospitalità nei confronti di questo nuovo sacerdote. È facile, perché lo conosciamo già e sappiamo che sa farsi voler bene. Accompagniamo però padre Vincenzo ad accompagnarci, in questo suo nuovo ministero. Accompagniamolo con la preghiera, ma anche nel suo cammino di ogni giorno sulla strade del Signore che sono nella nostra città .
Domenica 7 alle 11 padre Vincenzo ha celebrato la sua prima Messa nella stessa chiesa dei Santi Giuseppe e Vito (nella foto).
Domenica 28 settembre, alle ore 10:30, celebrerà la prima Messa nella Parrocchia Santa Croce a Milano.
(*) Il brano del Vangelo è Lc 5, 1-11:
Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: “Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca”. Simone rispose: “Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti”. Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: “Signore, allontà nati da me, perché sono un peccatore”. Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: “Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini”. E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.
Qui si trova la registrazione della Messa di sabato:


