In questa domenica, la Chiesa mette a fuoco una caratterista propria del Cristianesimo: un Dio Trinitario spesso difficile da comprendere. Eppure, come suggerisce il brano di Genesi, anche il mondo ebraico, pur fra le righe, mostra di suggerirlo. Infatti, nel brano di domenica Abramo rivolgendosi ai suoi tre speciali ospiti passa continuamente dal singolare (“mio Signore”) al plurale.
Gesù, poi, nel vangelo, spiega chiaramente questo essere tre pur in perfetta e completa unità: “Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”.
Paolo, dal canto suo, cerca di spiegarlo ai nuovi cristiani: nessuno può credere in Gesù se non “sotto l’azione dello Spirito Santo” perché “uno solo è Dio che opera tutto in tutti”. Difficile sempre: ma sempre straordinariamente affascinante: perché spiega come la prospettiva dalla fede non sia semplicemente matematica, ma anche come tantissimo possiamo grazie allo Spirito…
Lettura del libro della Genesi (18, 1-10a)
Il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno. Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto». Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono. Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».
Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (12, 2-6)
Fratelli, voi sapete che, quando eravate pagani, vi lasciavate trascinare senza alcun controllo verso gli idoli muti. Perciò io vi dichiaro: nessuno che parli sotto l’azione dello Spirito di Dio può dire: «Gesù è anàtema!»; e nessuno può dire: «Gesù è Signore!», se non sotto l’azione dello Spirito Santo. Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.
Lettura del Vangelo secondo Giovanni (14, 21-26)
Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gli disse Giuda, non l’Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?». Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
Il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa.
Il Paraclito, inviato dal Padre e promesso dal Figlio, diventa l’architetto che progetta e organizza la Chiesa come dimora di Dio e degli uomini. Ti preghiamo, Signore, perché guidata da papa Leone XIV, sia sempre più capace di tradurre la tua Parola in gesti di comunione e accoglienza, servizio e amicizia, per opporsi alla violenza del potere e alla tentazione di sopraffare i più deboli. Per questo con speranza ti preghiamo… Ascoltaci, Signore nostro Dio!
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama.
Signore, come Comunità vorremmo essere capaci di vivere la tua Parola accogliendo chi ti cerca, chi ti desidera, chi ha bisogno di essere accompagnato ad incontrarti, per comprendere che solo insieme potremo ‘abitare’ l’esperienza del tuo amore. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore nostro Dio!
Mio Signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo.
Signore, lo zelo di Abramo ci insegna che l’incontro sincero con te produce generosità e cura per chi ospitiamo. Aiutaci a vivere sempre alla tua presenza e a fare dono di te a chi incontriamo, soprattutto nelle situazioni inaspettate. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Signore nostro Dio!
Il Signore è fedele alla sua parola.
Signore, vogliamo pregarti anche per tutti coloro che non credono o hanno perso la loro fede, perché l’amore di Gesù possa, attraverso il dono dello Spirito Santo, ricondurli a Dio, Padre misericordioso e sempre fedele, con forza ti preghiamo … Ascoltaci, Signore nostro Dio!