24 ottobre – Prima Domenica dopo la Dedicazione

Giornata missionaria mondiale

Tre letture molto belle in cui, sin dalle parole di Gesù, appare chiaro che seguire il Maestro vuol dire ‘annunciare’ con la propria vita la Parola liberatoria e salvifica del Signore. Gesù sa perfettamente che non siamo per niente ‘santi’: del resto, nel vangelo gli undici che gli erano rimasti avevano capito così poco da essere rimproverati per la loro “incredulità” e “durezza del cuore”.

Eppure, subito dopo, sono proprio loro a essere ‘mandati’! Ma nel nome del Signore che “agiva insieme con loro”. E questa era la differenza: e lo è anche per noi oggi.

Con Gesù possiamo anche noi combattere il male (demoni, serpenti); non essere avvelenati dall’egoismo cieco che vediamo intorno a noi; curare le ferite che esso causa; parlare il linguaggio sempre nuovo dell’amicizia e della pace…

In tal modo daremo in più la nostra collaborazione per creare una società “calma e tranquilla”, capace di dare una “vita dignitosa” a tutti, perché solo così sarà possibile che “gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità” (Paolo).

E potremo, anche nel caldo soffocante del “mezzogiorno” e in inospitali luoghi “deserti”, prestare attenzione a chi ci passa accanto, accorgerci che è alla ricerca di un senso profondo della vita, accompagnarlo, in modo che anche questo straniero – e per di più eunuco – possa poi “pieno di gioia, proseguire la sua strada” (Atti).


Letture sul sito della Diocesi: www.chiesadimilano.it/?p=469041

Lettura degli Atti degli Apostoli (8, 26-39)
Un angelo del Signore parlò a Filippo e disse: «Àlzati e va’ verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta». Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etìope, eunuco, funzionario di Candace, regina di Etiopia… stava ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaia. Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va’ avanti e accòstati a quel carro». Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Egli rispose: «E come potrei capire, se nessuno mi guida?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui. Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo: «Come una pecora egli fu condotto al macello e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa, così egli non apre la sua bocca. Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato, la sua discendenza chi potrà descriverla? Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita». Rivolgendosi a Filippo, l’eunuco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?». Filippo, prendendo la parola e partendo da quel passo della Scrittura, annunciò a lui Gesù. Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c’era dell’acqua e l’eunuco disse: «Ecco, qui c’è dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?». Fece fermare il carro e scesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunuco, ed egli lo battezzò. Quando risalirono dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunuco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada.

Prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (2, 1-5)
Carissimo, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù.

Lettura del Vangelo secondo Marco (16, 14b-20)
Il Signore Gesù apparve agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura.
Signore, manda il tuo Spirito, perché la Chiesa ritrovi slancio missionario e porti i segni della fede in Cristo e nella sua Parola in mondi lontani, senza dimenticare le strade delle nostre città, i nostri posti di lavoro e le nostre case. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!

E come potrei capire se nessuno mi guida?
Signore aiuta la nostra Comunità far crescere la passione di conoscere la tua Parola, perché la nostra testimonianza possa essere credibile nell’annunciare la buona notizia della speranza cristiana nel nostro territorio. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!

Alzati!… Egli si alzò e si mise in cammino…
Signore, spesso chiedi anche a noi, come a Filippo, di metterci “in cammino” su strade che paiono improbabili e poco comprensibili… Il tuo Spirito ci insegni la docilità e la fede necessaria per capire alla fine il tuo disegno… Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!

Si facciano suppliche e preghiere per tutti quelli che stanno al potere.
Paolo mette in primo piano il valore fondamentale del potere politico. Signore, quanti hanno responsabilità di governo si sentano chiamati a operare per il bene di tutti, e a svolgere questo servizio con efficienza e umiltà. Per questo ti preghiamo…  Ascoltaci, Padre buono!