Possiamo ancora partire da Isaia e da questa visione profetica capace di parlare al credente di ogni tempo: “cercate il Signore mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino”. Ma, dove sei, Signore, in questo tempo così difficile: e ogni giorno anche di più…
Signore, tu ti sei già “fatto trovare”: sei venuto, e sei stato riconosciuto nella sua divinità da Giovanni, come testimonia Marco. Venuto fra gli uomini come ogni uomo, e come ebreo del suo tempo. Portato al tempio per la circoncisione, come tutti; in fila al Giordano per farsi battezzare, come tutti. Ma riconosciuto come il “Figlio, l’amato, in cui Dio si è compiaciuto”.
Venuto a dire in ogni epoca a chi è “empio e “iniquo” di abbandonare la via e i pensieri del male, per essere accolto da un Padre “che largamente perdona”. Perchè Dio è vicino a tutti: ai “lontani” come ai “vicini” proprio “grazie al sangue di Cristo”. Per annunciare a tutti, e per tutti, la pace! Nessuno più straniero o ospite, ma tutti “concittadini dei santi e familiari di Dio” in una Chiesa fondata su Gesù stesso come “pietra d’angolo”. Da meditare seriamente oggi: il Signore ci ha indicato la strada…
Lettura del profeta Isaia (55, 4-7)
Così dice il Signore Dio: «Ecco, l’ho costituito testimone fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni. Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio, del Santo d’Israele, che ti onora. Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona».
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (2, 13-22)
Fratelli, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva, cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne. Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l’inimicizia. Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini. Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito. Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.
Lettura del Vangelo secondo Marco (1, 7-11)
In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
Ecco tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano.
Signore, questo è uno dei compiti che hai dato alla Chiesa: attrarre a te, Padre, coloro che non ti conoscono ancora, o che non hanno voluto conoscerti, perché ogni essere umano sulla terra, grazie anche al nostro impegno, possa dire di essere figlio di Dio. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!
Cercate il Signore mentre si fa trovare, invocatelo mentre è vicino.
Ecco l’’invito che Isaia fa oggi alla nostra Comunità. Ti preghiamo, Signore, perché ogni giorno a casa, per strada, a lavoro, ciascuno di noi sappia vedere nell’incontro con gli altri una opportunità preziosa per incontrarti e riconoscerti. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!
Io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali.
Il tuo Spirito, Signore, ci aiuti a essere umili, e ci insegni a chinarci per slegare i troppi lacci che umiliano tanti fratelli e sorelle, ricordando che ogni atto di servizio è un riflesso del tuo amore. Per questo ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!
L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri.
Signore, in questo tempo incerto e scosso da tanti drammi, l’esortazione del profeta Isaia aiuti ciascuno a sentirsi chiamato a rispondere del destino dell’umanità seguendo la via del bene. Ti preghiamo… Ascoltaci, Padre buono!