5 marzo – Seconda Domenica di Quaresima, della Samaritana

Notissimo episodio, quello dell’incontro – voluto e cercato – di Gesù con questa donna, straniera e dalla vita complicata. Ma, in tutte tre le letture la nostra attenzione è attirata dal rapporto profondo con Dio. Sullo sfondo, anche la chiara sottolineatura della profonda differenza – molto cara come sappiamo a san Paolo – fra l’orizzonte ebraico – le tavole delle Legge – e quello cristiano.

E questo è il vero centro del vangelo di Giovanni. In cui troviamo in realtà molti altri spunti assai interessanti. Il libero rapporto di Gesù con le donne, non importa se socialmente a margini della società; così come il suo modo non permettere alla samaritana di sfuggire alle domande serie, riportandola al cuore del problema della fede: una vita che non finisce, una fede vissuta in “spirito e verità”. Troviamo la stessa dinamica ‘pastorale’ nel rapporto con questi discepoli sempre ottusi, spiazzati dalla forza di un cibo particolare: fare la volontà del Padre.

L’apostolo Paolo entra nel merito per la sua nascente comunità: in realtà, vero “capo” della chiesa è Gesù stesso, perché così ha voluto il Padre, facendolo “risuscitare dai morti e sedere alla sua destra nei cieli”. Ma l’attenzione di Paolo va soprattutto alla forza dello Spirito di sapienza del Risorto, capace di “illuminare gli occhi del nostro cuore”, per capire a quale “speranza” chi ha chiamati. Il che ci riporta alla chiusura del vangelo: i testimoni sono importantissimi, ma è “perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo” che possiamo essere uomini e donne di fede. Anche oggi.


Lettura del libro dell’Esodo (20, 2-24)
Il Signore parlò a Mosè e disse: «Io sono il Signore, tuo Dio…, Non avrai altri dèi … Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli…ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio… Ricòrdati del giorno del sabato per santificarlo…Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno…Onora tuo padre e tua madreNon ucciderai. Non commetterai adulterio. Non ruberai. Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Non desidererai la casa del tuo prossimola moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo»… Il Signore disse a Mosè: «Così dirai agli Israeliti:… “Non farete dèi d’argento e dèi d’oro accanto a me: non ne farete per voi! Farai per me un altare di terra e sopra di esso offrirai i tuoi olocausti e i tuoi sacrifici di comunione, le tue pecore e i tuoi buoi; in ogni luogo dove io vorrò far ricordare il mio nome, verrò a te e ti benedirò”».

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (1, 15-23)
Fratelli, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell’amore che avete verso tutti i santi, continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere, affinché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo… vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore. Egli la manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di sopra di ogni Principato e Potenza, al di sopra di ogni Forza e Dominazione e di ogni nome che viene nominato non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro. Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni (4, 5-42)
Il Signore Gesù giunse a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere»… Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva…Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua…». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: “Io non ho marito”. Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta!…». Gesù le dice: «Credimi, donna… viene l’ora… in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità:… Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo… ». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te»…La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?»… Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete ». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: “Ancora quattro mesi e poi viene la mietitura”? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura… Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica». Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce
Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi e lo ha dato alla Chiesa come capo.
Signore, dona alla Chiesa spirito di sapienza, perché possa guidare tutti noi, che ne siamo parte, sulla strada di una vera conversione quaresimale, per cercare con umiltà e fede una vera comunione con tuo figlio Gesù. Per questo ti preghiamo… Converti, Signore, i nostri cuori!

Gesù Cristo… illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati.
Nei nostri cuori, Signore, sappiamo che, anche oggi, è chiesto alla nostra Comunità di lavorare alla costruzione del tuo Regno tra noi. Dona a ognuno di noi la capacità di dare sempre il giusto primato alla relazione, e di contare su una conversione personale prima aspettarci quella degli altri. Per questo ti preghiamo… Converti, Signore, i nostri cuori!

Signore, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete! 
Signore, questo tempo di Quaresima ci aiuti a guardare dentro il suo cuore, perché, come la donna samaritana, sappiamo riconoscere in te la sorgente in grado di soddisfare la nostra sete più profonda di bene, di giustizia, e di pace. Per questo ti preghiamo… Converti, Signore, i nostri cuori!

Alzate i vostri occhi verso il cielo e guardate i campi che già biondeggiano.
Signore, è difficile, oggi, trovare “campi che biondeggino”. Vediamo infatti piuttosto distruzioni, crudeltà, indifferenza, dolore, egoismo, morte. Eppure, sentiamo, che alzando gli occhi al cielo, saranno possibili scelte orientate al bene comune. Signore, aumenta la nostra fede! E per questo non cessiamo di pregarti… Converti, Signore, i nostri cuori!