30 gennaio – Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe

Una domenica dedicata alla famiglia e alle famiglie, partendo da quella molto speciale di Maria, Giuseppe e Gesù. Il vangelo: di Giuseppe sappiamo ben poco. Figura silenziosa, non ne conosciamo nessuna parola, ma solo pensieri buoni: per esempio come risolvere il problema della incredibile maternità di Maria. Un ‘sognatore’: uomo di fede, aperto alla volontà di Dio, tanto da avere il ‘suggerimento’ dello Spirito. Lascia tutto, casa, lavoro, per riparare con Maria e Gesù in Egitto. Ed ecco il suggerimento di tornare: con molta prudenza però, tanto da dirigersi a Nazareth. Noi leggiamo tutto questo con leggerezza: ma mettiamoci nei panni di questo uomo migrante più volte… Non ci sono strade appianate, neppure per le persone che, nell’economia divina, hanno una parte di fondamentale importanza.

Paolo riprende il tema famiglia a vantaggio della chiesa nascente, e dona suggerimenti preziosi anche oggi. Innanzitutto, il forte legame della coppia. Certo, stiamo parlando di 2000 anni fa, eppure i fondamentali sono sempre gli stessi. Da parte dell’uomo un amore sincero, pieno, che mette la donna esattamente al suo stesso livello: quindi quello del rispetto reciproco. E oggi abbiamo urgente bisogno di far vivere questi valori: e insegnarli, soprattutto, alle nuove generazioni! Quanto al rapporto padri/figli parole molto sagge. La Legge parla chiaro, a chi ha dato la vita si deve “onore”, parola di cui abbiamo perso significato e valore, ma che possiamo tradurre come “profondo rispetto”, riconoscimento del ruolo di guida, punto di riferimento. Infatti è ai genitori che spetta il compito/obbligo di “crescerli nella disciplina e negli insegnamenti del Signore”.

Il Papa e il Vescovo insistono con ragione sulla vera emergenza educativa di oggi: un mondo difficile in cui la famiglia ha sempre meno peso. Ecco perché occorre aiutare le famiglie, anche economicamente, e sostenere i genitori nel loro compito attraverso una rete educativa che riguarda la scuola, la società, la politica, ma ancor prima la nostra Chiesa e le nostre Comunità.


Letture sul sito della Diocesi: chiesadimilano.it/?p=489045

Lettura del libro del Siracide (44, 23 – 45, 1a. 2-5)
La benedizione di tutti gli uomini e la sua alleanza Dio fece posare sul capo di Giacobbe; lo confermò nelle sue benedizioni, gli diede il paese in eredità: lo divise in varie parti, assegnandole alle dodici tribù. Da lui fece sorgere un uomo mite, che incontrò favore agli occhi di tutti, amato da Dio e dagli uomini. Gli diede gloria pari a quella dei santi e lo rese grande fra i terrori dei nemici. Per le sue parole fece cessare i prodigi e lo glorificò davanti ai re; gli diede autorità sul suo popolo e gli mostrò parte della sua gloria. Lo santificò nella fedeltà e nella mitezza, lo scelse fra tutti gli uomini. Gli fece udire la sua voce, lo fece entrare nella nube oscura e gli diede faccia a faccia i comandamenti, legge di vita e d’intelligenza, perché insegnasse a Giacobbe l’alleanza, i suoi decreti a Israele.

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini (5, 33 – 6, 4)
Fratelli, ciascuno da parte sua ami la propria moglie come se stesso, e la moglie sia rispettosa verso il marito. Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. «Onora tuo padre e tua madre!». Questo è il primo comandamento che è accompagnato da una promessa: «perché tu sia felice e goda di una lunga vita sulla terra». E voi, padri, non esasperate i vostri figli, ma fateli crescere nella disciplina e negli insegnamenti del Signore.

Lettura del Vangelo secondo Matteo 2, 19-23)
Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».


Preghiere dei fedeli della Comunità di Santa Croce

Signore, aiuta la Chiesa a promuovere, sull’esempio della Sacra Famiglia, la capacità di fare delle nostre case il luogo dove si impara il nome di Dio e la bellezza di dare e ricevere amore. Aiutala a proteggere i genitori, perché sappiano costruire famiglie responsabili, capaci di accettare i sacrifici necessari per salvaguardare e tramandare la fede. Per questo ti preghiamo…Benedici le nostre famiglie, Signore!

Signore, la nostra Comunità, guidata dal tuo Spirito, sappia custodire e avere cura delle tante, troppe, famiglie che vivono momenti difficili, aiutandole e sostenendole perché, grazie alla fiducia in te e nei fratelli, non perdano mai la speranza di un futuro migliore. Per questo ti preghiamo… Benedici le nostre famiglie, Signore!

Il rapporto figli-genitori è segnato dalla ricerca di una identità, e di un “riconoscimento”, che li aiuti comprendere l’importanza di essere parte attiva della società. Signore custodisci questo rapporto d’amore, tanto fragile quanto fondamentale per l’umanità. Per questo ti preghiamo…Benedici le nostre famiglie, Signore!

Signore, il tuo Spirito di consiglio guidi le Istituzioni a mettere a disposizione delle famiglie persone e risorse che possano contribuire alla loro crescita, facendole sentire parte viva di una società responsabile del bene comune. Per questo ti preghiamo… Benedici le nostre famiglie, Signore!